Venezia cerca medici: "Venite qui, vi diamo anche l'ambulatorio"
Venezia ha lanciato una nuova campagna con diverse agevolazioni per richiamare medici di famiglia a trasferirsi a lavorare nella città lagunare
In tutta Italia è sempre più sentita l’assenza di medici di base, ma c’è una città in cui questa mancanza si sta facendo più forte: Venezia. La città lagunare per far fronte alla carenza di medici di medicina generale sul suo territorio ha ideato una campagna davvero particolare che prevede anche diverse agevolazioni.
La nuova campagna di Venezia per attirare nuovi medici in città
Venezia è una città davvero meravigliosa che tutto il mondo ci invidia anche se allo stesso tempo il suo territorio è formato da un ecosistema davvero fragile. Questa splendida meta viene visitata ogni giorno da migliaia di turisti, tanto che l’amministrazione comunale ha avviato un programma che prevede il pagamento di un ticket di ingresso per contenere il numero di visitatori.
Il vero problema di Venezia è, però, per chi vive in città dato che qui a volte è difficile garantire appieno alcuni servizi per le difficoltà logistiche e di costi. È anche per questo motivo che il capoluogo veneto vede diminuire ogni anno il numero di residenti. Tra i temi che il Comune sta affrontando ultimamente è la mancanza di medici di famiglia sul territorio. Allo stato attuale, infatti, risultano attivi 45 medici di famiglia ma si sa già che una decina di loro andrà in pensione e lascerà l’incarico entro il 2024. Da qui l’urgenza di trovare al più presto dei dottori specialmente per tre zone in particolare: sestiere San Marco, sestiere Castello e l’Isola della Giudecca. Anche se in realtà si spera di trovare più professionisti anche per meglio coprire le aree di Cannaregio, San Polo, Dorsoduro, Lido e Pellestrina.
Per affrontare questa situazione il Comune di Venezia in collaborazione con l’Ulss 3 Serenissima e il sostegno della Regione Veneto ha ideato una campagna con lo scopo di richiamare medici di medicina generale presso la città lagunare.
La campagna è stato spiegata nel corso di una conferenza stampa, avvenuta in Campo Santi Giovanni e Paolo di fronte all’Ospedale civile di Venezia, e in quest’occasione è stato presentato anche lo slogan: “Dottore, la città più bella del mondo ti aspetta”. È, quindi, un vero e proprio invito quello fatto dalla città ad altri medici su tutto il territorio nazionale perché valutino la possibilità di trasferirsi proprio a Venezia. L’attività promozionale pensata prevede non solo la proiezione di un video mapping sulla facciata della Scuola Grande di San Marco, ma anche la diffusione di una particolare grafica realizzata dall’artista Lucio Schiavon. Schiavon ha disegnato la figura di un medico mentre cammina per Rialto e Piazza San Marco e la sua illustrazione verrà divulgata sui giornali locali e nazionali e sulle piattaforme social.
Le agevolazioni per i nuovi medici che prenderanno servizio a Venezia
Per richiamare medici da tutta Italia sul territorio veneziano la campagna ideata prevede anche alcune agevolazioni. L’insufficienza di dottori in città è anche dovuta al fatto che Venezia è una città molto cara in cui non è sempre facile vivere. Più volte, infatti, in città sono scoppiate polemiche sia sul caro affitti che sui prezzi di alcuni beni e servizi. Per questo motivo l’Azienda Sanitaria veneta Ulss 3 ha deciso di supportare i professionisti che decideranno di trasferirsi in città. Insieme con l’amministrazione comunale, infatti, hanno pensato una serie di agevolazioni per richiamare più candidati.
In particolare, è stato pensato di mettere a disposizione ambulatori medici a canone agevolato e mettere a disposizione del professionista un posto auto gratuito alle porte della città. A questo si aggiunge anche l’eventuale supporto nella ricerca di un alloggio.
Nonostante l’appello sia stato fatto da pochi giorni sembra che ci siano già state delle riposte da quattro medici di base provenienti da diverse città italiane. Oltre a queste agevolazioni si aggiunge il fatto di lavorare in una delle città più belle al mondo già dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
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