Ordinanza anti petulanza a Capri, è vietato disturbare i turisti
A Capri cambiano le regole per chi opera a contatto con i turisti: una nuova ordinanza introduce limiti e sanzioni per la pubblicità in strada
A Capri cambia il modo di promuovere ristoranti, tour ed escursioni: l’amministrazione comunale ha introdotto una nuova ordinanza per tutelare la tranquillità di residenti e visitatori. Un provvedimento che punta a regolare i comportamenti commerciali nelle aree pubbliche, soprattutto nei periodi di maggiore affluenza turistica.
Cos’è l’ordinanza anti-petulanza e perché è stata introdotta a Capri
Con l’inizio dell’alta stagione, l’isola di Capri ha registrato un’intensificazione delle attività promozionali svolte direttamente in strada. In risposta a questo fenomeno, il sindaco Paolo Falco ha firmato un’ordinanza anti-petulanza che vieta esplicitamente di avvicinare i turisti per promuovere servizi o attirare clientela nei locali. Il divieto riguarda volantini, menù, depliant e qualsiasi tipo di materiale pubblicitario proposto in modo diretto o insistente.
La misura coinvolge tutte le categorie commerciali, dai bar ai ristoranti, fino agli operatori di escursioni e giri in barca. Sono interessate sia le attività con concessioni su suolo pubblico che quelle prive di autorizzazione, ma operative lungo le vie più frequentate.
L’obiettivo dichiarato è tutelare il decoro urbano, la vivibilità degli spazi pubblici e la libertà di movimento di chi visita Capri; l’amministrazione ha sottolineato l’importanza di preservare l’immagine dell’isola, che negli ultimi anni ha registrato un incremento costante del turismo: secondo i dati ufficiali, tra il 2013 e il 2023 si è passati da due a 2,7 milioni di visitatori l’anno, con picchi giornalieri oltre le 30.000 presenze.
Un’affluenza significativa per un territorio limitato e che rende necessario affrontare anche il tema dell’overtourism e del sovraffollamento nei punti più iconici dell’isola.
Quanto costa infrangere le nuove regole e cosa si rischia
Il mancato rispetto dell’ordinanza comporta sanzioni amministrative. Secondo quanto stabilito, chi occupa abusivamente la sede stradale può essere multato con un importo che varia da 173 a 694 euro. È inoltre previsto l’obbligo di rimozione a proprie spese delle strutture installate senza autorizzazione.
Nei casi di recidiva, l’amministrazione può disporre anche la sospensione temporanea dell’attività fino a tre giorni, previa diffida formale. Per chi non è titolare di concessione, ma promuove servizi lungo la strada, è prevista la sanzione in forma ridotta, come stabilito dalla normativa nazionale.
A sostenere apertamente il provvedimento è stata anche l’Unione Nazionale Consumatori – Delegazione Isola di Capri, che ha espresso il proprio apprezzamento attraverso un post sui social. Come riportato su ‘Ansa’, l’associazione ha dichiarato: “Basta con intermediazione selvaggia, pressioni sui consumatori e occupazioni irregolari del suolo pubblico”.
Ancora si legge: “Per tali motivi l’Unione Nazionale Consumatori – Delegazione Isola di Capri esprime il proprio pieno sostegno all’ordinanza sindacale con cui il Comune di Capri ha finalmente posto un freno all’intermediazione abusiva, alla pubblicità ambulante e all’occupazione impropria del suolo pubblico lungo le strade e le piazze dell’isola. È una decisione attesa, coraggiosa e necessaria, che risponde all’esigenza concreta di proteggere cittadini e turisti da condotte commerciali invasive, spesso messe in atto da soggetti non autorizzati che operano in totale spregio delle regole, alterano la concorrenza e ingannano i consumatori”.
Nello stesso post si legge anche una riflessione più ampia: “Negli ultimi anni abbiamo assistito a una diffusione incontrollata di comportamenti che sviano le persone nelle loro scelte, sfruttano l’ingenuità dei visitatori e compromettono la dignità dello spazio pubblico. Occupare abusivamente marciapiedi, scalinate, vie pedonali o scorci storici dell’isola per piazzare volantini, offerte e promozioni improvvisate è un’offesa alla legalità e al bene comune. È arrivato il momento di dire basta”.
Infine, l’Unione ha sottolineato che “difendere i consumatori significa anche difendere Capri, la sua identità, la sua bellezza, la sua civiltà. Non c’è tutela senza ordine, e non c’è ordine senza regole applicate con serietà”.
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