Venezia, arriva la tassa da 100 euro per i turisti? La proposta
Venezia è alle prese con il turismo di massa "mordi e fuggi" e così è stata proposta una nuova tassa da 100 euro per i turisti giornalieri
Venezia è una città unica che conquista e affascina. Ogni anno milioni di turisti arrivano da tutto il mondo per visitarla e ammirare le sue bellezze. Ma il fascino di Venezia oggi convive con un problema sempre più urgente: l’overtourism, una pressione che rischia di danneggiare la città lagunare. Non si tratta solo di numeri: secondo molti operatori locali, sta cambiando anche la qualità del turismo. I visitatori, spesso organizzati in gruppi numerosi, passano velocemente da un punto all’altro della città, senza soffermarsi nei negozi, nei musei o nei ristoranti. Questo nuovo scenario ha portato con sé un paradosso: una Venezia invasa di persone che è anche in crisi economica. Per questo da parte dei commercianti è emersa la proposta di una nuova tassa.
La proposta: una tassa da 100 euro per i turisti giornalieri a Venezia
Da tempo, il Comune di Venezia ha introdotto misure sperimentali per tentare di gestire i flussi di turisti. La più famosa è senza dubbio il ticket giornaliero di ingresso, un sistema che impone un piccolo contributo economico a chi visita la città senza pernottarvi. Ma, nonostante l’iniziativa, il numero di turisti giornalieri è rimasto elevato, e nei mesi estivi si assiste a un vero e proprio assalto. Per questo è emersa la proposta drastica e provocatoria di far pagare una nuova tassa di 100 euro per i turisti giornalieri.
A farsi portavoce del malcontento crescente è Setrak Tokatzian, presidente dell’Associazione Piazza San Marco, ma anche titolare di una storica gioielleria nel cuore della città. Le sue dichiarazioni al ‘Corriere della Sera’ sono cariche di amarezza: “Siamo in uno stato di calamità”, ha affermato in una recente intervista.
L’idea della tassa da 100 euro, quindi, nasce dal vedere una frustrazione crescente da parte dei commercianti e dei residenti. Secondo i sostenitori della misura, i turisti “mordi e fuggi”, molti dei quali arrivano in giornata da campeggi della costa o tramite autobus di gruppi organizzati, contribuiscono poco o nulla all’economia locale.
Non acquistano nei negozi, non consumano nei ristoranti, ma utilizzano comunque i servizi pubblici. Imporre una tassa significativa potrebbe funzionare come deterrente, riducendo la pressione sul centro storico e incentivando un turismo più consapevole, più lento e più rispettoso del patrimonio veneziano.
Le parole del presidente dei commercianti di Piazza San Marco
Setrak Tokatzian racconta di una Venezia ormai al collasso e in preda a un turismo “mordi e fuggi”. Il commercio locale, anche quello di fascia alta, è in forte sofferenza sempre sul ‘Corriere’ si legge: “C’è crisi anche in quel settore e lo vedo perché non passa più quasi nessuno con borse provenienti da negozi di marca, come invece capitava in passato. D’altronde anche gli albergatori raccontano di un calo di presenze e lo stesso i ristoranti. Io stesso ho visto per esempio diverse famiglie dividere una pasta o da bere. Ci sono file alle fontanelle per prendere dell’acqua perché non si compra più nemmeno quella. Mi domando, ma dov’è la bella gente, quella interessata alla città, quella che porta davvero qualcosa alla città?”
Tokatzian ha, quindi, lanciato una proposta: limitare l’accesso dei grandi pullman turistici e far pagare 100 euro a testa a chi arriva in giornata senza contribuire all’economia locale. La sua critica, poi, si estende anche alla mancanza di controlli contro l’abusivismo: “Male, nel senso che questa gente compra dagli abusivi il grano per i piccioni e le rose. Non entrano in un negozio, ma si fanno il selfie dando da mangiare al piccione. Noi in regola non vendiamo nulla e dobbiamo vedere gli ambulanti fuori legge che fanno centinaia di euro al giorno in nero?”
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