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"C'è un coccodrillo in centro a Bolzano": l'allarme e la scoperta

Un cittadino ha lanciato l'allarme dopo che pensava di aver visto in centro a Bolzano un coccodrillo ma poi la scoperta si è rivelata un'altra

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Martina Bressan

Martina Bressan

SEO copywriter e Web Content Editor

Appassionata di viaggi, di trail running e di yoga, ama scoprire nuovi posti e nuove culture. Curiosa, determinata e intraprendente adora leggere ma soprattutto scrivere.

Coccodrillo in centro a Bolzano”

Un fatto a dir poco curioso ha animato la tranquilla quotidianità di Bolzano negli ultimi giorni. Un avvistamento che, inizialmente, ha generato panico e incredulità: un coccodrillo in pieno centro cittadino. L’allarme si è diffuso velocemente, alimentato da telefonate ai vigili del fuoco e dalle apprensioni dei cittadini preoccupati di ritrovarsi faccia a faccia con un rettile. Per fortuna, la notizia si è ridimensionata in poche ore, rivelando una verità ben diversa.

Coccodrillo a Bolzano: l’allarme poi rientrato

Tutto è iniziato con una segnalazione: un cittadino avrebbe avvistato un coccodrillo di circa un metro e mezzo aggirarsi nei pressi di una zona residenziale di  Bolzano. L’allarme è scattato immediatamente, con l’intervento della polizia municipale e dei vigili del fuoco, pronti a fronteggiare il caso. La notizia, rimbalzata sui social, ha destato la paura di alcuni utenti ma anche l’ironia di altri. Le ricerche si sono concluse però con un colpo di scena: il presunto coccodrillo non era altro che una versione di plastica, probabilmente abbandonata da qualcuno. L’oggetto, realizzato nei minimi dettagli, era stato lasciato tra i cespugli, generando il panico.

Non è la prima volta che in Italia si verificano episodi simili. Il timore di trovare animali fuori dal loro habitat è cresciuto negli ultimi anni, complice anche la diffusione di specie aliene. A volte, inoltre, accade che esemplari esotici, spesso detenuti illegalmente, sfuggono ai proprietari. Nel portale “il Dolomiti” si legge: ”I vigili del fuoco si sono subito preparati all’intervento ma poi la (più tranquilla) verità è venuta a galla: il “pericoloso rettile” era di plastica e si riposava placidamente sotto un cespuglio. Possiamo quindi rassicurare tutti: nessun pericolo per persone o animali”.

Altre segnalazioni di animali strani in Italia

Quello di Bolzano non è un caso isolato. Negli ultimi mesi, l’Italia ha registrato numerose segnalazioni di animali insoliti, spesso rivelatesi infondate o frutto di equivoci. A ottobre 2023, a San Giovanni Gemini, in provincia di Agrigento, un cittadino aveva segnalato la presenza di un animale “simile a un coccodrillo”. L’avvistamento è stato prima ritenuto attendibile dalle autorità locali, tanto che il sindaco Dino Zambardo aveva convocato una riunione con gli esperti. Le ricerche sono partite immediatamente, anche se l’animale non è mai stato catturato né confermata la sua presenza ufficialmente. Un anno prima, ad agosto 2022, un altro presunto coccodrillo era stato avvistato nel fiume Adda, tra Brivio e Cisano, in provincia di Lecco. Il sindaco di Brivio, Federico Airoldi, aveva dichiarato che poteva trattarsi di una leggenda o di uno scherzo dato che, nonostante le ricerche, non è mai stata trovata alcuna traccia.

Le cronache recenti raccontano anche di altri avvistamenti curiosi: nel 2021, una presunta pantera nera era stata segnalata più volte in Puglia, generando timori e ricerche serrate, finché non si scoprì che si trattava di un serval, felino africano più piccolo e innocuo, trovato con i suoi cuccioli. Nel 2020, invece, un canguro era stato avvistato nei boschi al confine tra Arezzo e Siena, nella zona di Calcione. Anche in questo caso, l’animale era probabilmente scappato da un allevamento privato.

A Roma, negli ultimi mesi, si è registrato un boom di segnalazioni di serpenti. In pochi mesi, oltre 40 rettili sono stati avvistati, soprattutto nel Municipio V (Prenestino-Labicano, Centocelle, Tor Sapienza e zone limitrofe). Nella maggior parte dei casi si trattava di biacchi (Hierophis viridiflavus), serpenti non velenosi e tipici della fauna italiana. Nel 2023, in Liguria, è stato trovato un rarissimo serpente a due teste, una piccola coronella scoperta in Valle Scrivia. È il secondo caso del genere registrato in Italia dopo uno trovato del 2007 a Prato.