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Tornello per i turisti in Val Gardena: contadino chiede 5 euro

In Val Gardena un contadino ha installato un tornello, chiedendo 5 euro per il passaggio: un gesto che si inserisce nel dibattito sull'overtourism

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Silvio Frantellizzi

Silvio Frantellizzi

Giornalista

Giornalista pubblicista. Da oltre dieci anni si occupa di informazione sul web, scrivendo di sport, attualità, cronaca, motori, spettacolo e videogame.

Odle, Val Gardegna

In Val Gardena un contadino ha installato un tornello contro i turisti, chiedendo 5 euro per il passaggio: il proprietario di un terreno ha dato vita a questa iniziativa dopo essersi stancato di dover pulire la sporcizia lasciata dai visitatori.

Tornello per passare in Val Gardena: un contadino chiede 5 euro ai turisti

Il problema dell’overtourism riguarda tante località italiane: non solo le città ma anche le zone dove regna la natura. E l’episodio della Val Gardena ne è un esempio: il proprietario di un terreno ha deciso di chiedere 5 euro per il passaggio dei turisti, dando vita a un tornello a pagamento pensato soprattutto per quei visitatori che in cambio di un selfie davanti a un panorama mozzafiato, lasciano cartacce sui sentieri.

L’uomo in questione è il proprietario di un terreno da cui si accede al passaggio che porta a un punto perfetto per fotografare le vette più belle delle Odle. Stanco di dover fare i conti con la maleducazione di tanti visitatori, ha deciso di installare un tornello, chiedendo 5 euro per il passaggio.

Accanto al tornello installato lungo il percorso panoramico del noto monte Seceda delle Dolomiti, è comparsa anche un’insegna in inglese con la scritta: “Entry for the famous rocks – Seceda trail 5 €” che significa “Ingresso al sentiero per le famose rocce del Seceda a 5 euro”.

Come riportato da ‘Repubblica’, in realtà l’iniziativa è già stata bloccata dalla Provincia, in quanto il tornello è stato posizionato all’interno del Parco Naturale Puez Odle. Nonostante ciò, il gesto ha scatenato diverse polemiche, dando vita a un dibattito legato al fenomeno dell’overtourism.

Un gesto contro la maleducazione

Carlo Alberto Zanella, il presidente di Cai Alto Adige, ha dedicato un lungo post sui social network al gesto del contadino: “Novità dalla Val Gardena, adesso si paga anche il pedaggio sui sentieri – ha scritto Zanella – uno dei sentieri più fotografati delle Dolomiti, invaso da influencer, youtuber e instagrammer.

Un turismo tamarro che ha portato a sdraiarsi con teli sull’erba che poi non ricresce e a rovinare la natura per un selfie sponsorizzato da influencer che danno consigli a vanvera senza conoscere le reali bellezze della nostra montagna”.

Zanella ha spiegato che “se in quel tratto per esempio una persona inciampa su una radice e si fa male la responsabilità è del contadino. Qui i turisti arrivano addirittura con le e-bike in quota per un selfie veloce con le famose Odle. Ma scendendo lungo gli alpeggi le grosse ruote danneggiano il prato che a quelle quote ricresce solo molto lentamente. Queste ferite in caso di forte piogge possono creare grossi problemi per la tenuta dei prati”.

Il presidente del Cai ha poi concluso così: “Il contadino evidentemente è stufo, per salire in funivia il turista paga 48 euro, poi spende una trentina di euro per mangiare. Ma a lui che deve pulire, e deve assicurarsi che i turisti, come spesso fanno, non oltrepassino steccati per fare selfie con le mucche o i pascoli, in tasca non va nulla. Ha oneri ma non onori. Dobbiamo assolutamente educare i turisti, così non si può andare avanti”.