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Gli Uffizi e la Loggia di Isozaki: la polemica di Sgarbi

La Loggia di Isozaki è un progetto del 1999 volto a rinnovare un'uscita degli Uffizi, ma Sgarbi si dice fermamente contrario alla sua realizzazione

Gli Uffizi e la Loggia di Isozaki: la polemica di Sgarbi

Vittorio Sgarbi, da poco nominato sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura, sta infiammando le pagine dei giornali in questi giorni con una nuova polemica. Il famoso critico d’arte sostiene la sua contrarietà al progetto della Loggia di Isozaki che dev’essere realizzata al Museo degli Uffizi.

La polemica di Vittorio Sgarbi sulla Loggia di Isozaki

Arata Isozaki è un famoso architetto Giapponese che nel marzo del 1999 ha vinto con il suo progetto, insieme ad Andrea Maffei, un bando di concorso internazionale per la realizzazione di una nuova uscita per il museo degli Uffizi. Il progetto prevede la realizzazione di una rinnovata uscita su piazza del Grano (già piazza Castellani), ovvero sul retro degli Uffizi. Qui Isozaki e Maffei avevano previsto la costruzione di una loggia in acciaio e pietra che doveva riprendere la Loggia dei Lanzi in Piazza della Signoria. I lavori sono stati più volte bloccati anche a causa dei ritrovamenti archeologici avvenuti durante gli scavi in piazza Castellani, ma anche per mancanza di fondi e per decisioni politiche. Più di vent’anni dopo i lavori non sono ancora partiti anche se nell’agosto 2020, il ministro della Cultura del tempo (Dario Franceschini) aveva rifinanziato i lavori con 12 milioni di euro presenti nel piano strategico del Mibact. Con il passare degli anni, però, le gru già montate sono ancora ferme e costano migliaia di euro di affitto.

Vittorio Sgarbi, invece, si dice del tutto contrario all’opera che rovinerebbe l’immagine degli Uffizi. Il critico d’arte ospite in televisione da Fabio Fazio durante la trasmissione “Che tempo fa” ha espresso la sua contrarietà proponendo di fare al posto della Loggia un giardino. Sembra che anche il Ministro della cultura Gennaro Sangiuliano condivida il punto di vista di Sgarbi. Gli architetti che hanno vinto il concorso richiedono, però, il rispetto delle regole e Isozaki si è detto anche d’accordo a modificare il progetto e a adeguarlo.

Il sottosegretario Sgarbi da giorni esprime con fermezza la sua opinione e le sue parole sono state riportate dal Corriere: “Ha vinto Isozaki con questa orrida pensilina che sembra una rete per materassi, alta il doppio delle logge del Vasari. Noi dobbiamo pagare il progetto, ma non dobbiamo farlo per forza. […] Ho chiamato il paesaggista Paolo Pejrone per dirgli di farci un giardino, con un’uscita come una siepe, una cosa semplice, un giardino nel centro di Firenze.

La posizione di Eike Schmidt, direttore degli Uffizi

Convinto che l’opera si debba realizzare è invece il sindaco di Firenze Nardella. Il primo cittadino della città toscana sostiene che se si lancia un grande concorso internazionale lo si deve portare fino in fondo, altrimenti si rischia di perdere credibilità. In questa polemica è stato ascoltato anche Eike Schmidt, direttore degli Uffizi. Schmidt ha spiegato che il progetto Isozaki era in corso di revisione perché essendo del 1998 doveva essere adeguato alla legislazione entrata in vigore in Italia negli ultimi anni. Il direttore ha poi detto che la decisione sul fare o non fare la Loggia di Isozaki sia prettamente politica. Le sue parole sono state riportate da Controradio: “Fare la Loggia di Isozaki era una decisione politica apicale. E anche non fare la loggia sarà una decisione politica apicale, non spetta al direttore degli Uffizi prendere una decisione del genere. Quando una decisione, in una direzione o nell’altra, sarà presa, allora è chiaro che io mi dovrò adeguare e seguirla, questo è il mio compito molto preciso”.