La Vallunga e Lech de Ciampedel, il lago che c'è e non c'è
La vera origine del Lech de Ciampedel in Alto Adige, lago misterioso e affascinante che appare e scompare tra i prati della Vallunga in Val Gardena
In Alto Adige, tra le vette della Val Gardena, esiste un piccolo specchio d’acqua che sfugge alle regole del tempo: è il Lech de Ciampedel, il lago che appare e scompare, lasciando traccia solo nelle fotografie e nei racconti di chi lo ha incontrato. Si trova nella Vallunga, all’interno del territorio comunale di Selva di Val Gardena, e la sua esistenza è tanto incerta quanto affascinante.
Cosa rende speciale il Lech de Ciampedel in Val Gardena
Il Lech de Ciampedel è un lago temporaneo che nasce ogni anno grazie allo scioglimento delle nevi in quota. Si forma in una conca naturale ai margini del Pra da rì, un grande prato alpino soprannominato “il prato che ride” per la ricca fioritura che lo caratterizza nei mesi primaverili. Il fenomeno si verifica solitamente tra fine maggio e la prima metà di giugno, ma la durata della sua presenza varia ogni anno in base alle condizioni climatiche.
Lo specchio d’acqua si presenta con tonalità che vanno dal turchese al verde smeraldo, specialmente nelle prime ore del mattino, quando la luce radente del sole ne esalta i riflessi. Il suo fascino risiede proprio nella sua transitorietà: in poche settimane, talvolta in pochi giorni, il lago si prosciuga completamente, restituendo alla valle il suo aspetto originario.
La zona è ricca di altri laghetti alpini e corsi d’acqua più duraturi, ma il Lech de Ciampedel resta una meta unica per chi ama gli spettacoli effimeri della natura. Il percorso per raggiungerlo parte dal parcheggio Vallunga – La Ciajota e segue un sentiero pianeggiante di circa sei chilometri, adatto anche a camminatori poco esperti. Il dislivello è minimo e il tragitto si snoda attraverso boschi e radure, rendendolo ideale per un’escursione rilassante.
Quando vedere Lech de Ciampedel e cosa fare in Vallunga
L’osservazione del Lech de Ciampedel è legata a un preciso intervallo dell’anno. In genere, la sua presenza è segnalata tra la fine della stagione fredda e l’inizio dell’estate, ma non vi è alcuna garanzia di trovarlo! La formazione del lago dipende infatti dall’andamento delle nevicate invernali e dal ritmo del disgelo.
La sua comparsa può avvenire da un giorno all’altro, così come la sua scomparsa. Chi desidera raggiungerlo è invitato a verificare la situazione in tempo reale presso i punti informativi della Val Gardena, che offrono dettagli aggiornati sull’escursione e organizzano visite guidate compatibilmente con la presenza del lago. La passeggiata di circa un’ora e mezza, quasi tutta pianeggiante, è l’occasione per scoprire un angolo appartato della valle, noto anche come la “valle del canyon”.
In assenza del lago, o al termine della visita, i viaggiatori possono comunque dedicarsi alla scoperta delle tradizioni gastronomiche locali: alcuni piatti storici continuano a essere preparati secondo le ricette tramandate nei masi di montagna.
Uno di questi è la Jufa, una sorta di polenta morbida a base di farina di mais e latte, servita calda con formaggio grattugiato, o fredda, come nella tradizione contadina. Non mancano le specialità di pasta fresca come i Crafuncins, ravioli ripieni di spinaci e ricotta, conditi con burro fuso e formaggio, e realizzati con un impasto che mescola farina d’orzo e frumento. Si può concludere ll’esperienza culinaria con un assaggio di grappa al cirmolo o con una torta di albicocche!
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