La Quinoa italiana nasce in Toscana
La prima varietà italiana di quinoa, chiamata Quipu, è nata in Toscana tra Arezzo e Firenze
Ora anche l’Italia ha la sua quinoa. L’Università degli Studi di Firenze ha sviluppato la prima varietà made in Italy, chiamata Quipe, adattabile alle nostre condizioni climatiche.
Alla base della costituzione di una varietà italiana di quinoa c’è la convinzione che l’introduzione in Italia di questa specie, caratterizzata da alte qualità nutraceutiche e priva di glutine, non debba essere affidata esclusivamente all’uso di varietà importate da altri Paesi, ma che ci si possa orientare anche su materiale in grado di adattarsi bene alle nostre condizioni climatiche.
Gli studi su questa pianta presso l’Università degli Studi di Firenze sono iniziati nel 1999. Tutte le ricerche sono state condotte presso il Centro per il Collaudo ed il Trasferimento dell’Innovazione di Terre Regionali Toscane, a Cesa, in provincia di Arezzo. Proprio lì è stata messa a punto Quipu. L’ateneo fiorentino ha depositato i diritti presso il Community Plant Variety Office per sfruttarne l’utilizzo a livello commerciale.
Paolo Casini, coordinatore del team del Dipartimento di Scienza e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali (DAGRI), ha spiegato in un video pubblicato su Youtube dalla stessa Università degli Studi di Firenze: «Quipu è caratterizzata da un ciclo precoce e da una buona tolleranza alla siccità, caratteristica questa che la rende particolarmente interessante come coltura da introdurre, in semina di fine inverno, nelle rotazioni degli ordinamenti colturali non irrigui».
Paolo Casini ha inoltre chiarito: «Le indubbie qualità di questa pianta e la sua potenziale redditività hanno attratto l’attenzione di molti agricoltori italiani, che da alcuni anni la stanno introducendo negli ordinamenti colturali, soprattutto in regime di agricoltura biologica, con lo scopo di produrre seme da commercializzare tale e quale oppure farina da destinare a una grande varietà di impieghi, fra i quali spicca la preparazioni di alimenti per celiaci o intolleranti al glutine».
Oltre al settore alimentare, la quinoa è destinata a occupare una fetta sempre più ampia di mercato anche in altri ambiti, come quello farmaceutico, erboristico e nutraceutico.
La coltivazione della quinoa in Italia, infine, ha anche un risvolto etico, dal momento che il rapido aumento della produzione ha provocato effetti devastanti nei paesi maggiori produttori, cioè Bolivia e Perù.
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