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La Carbonara a 70 euro a Milano è un caso: la polemica

La Carbondoro, una speciale carbonara dal costo di 70 euro, ideata da Emin Haziri, chef del ristorante Procaccini di Milano, sta facendo discutere

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Martina Bressan

Martina Bressan

SEO copywriter e Web Content Editor

Appassionata di viaggi, di trail running e di yoga, ama scoprire nuovi posti e nuove culture. Curiosa, determinata e intraprendente adora leggere ma soprattutto scrivere.

Carbonara a 70 euro

La carbonara è uno dei piatti italiani più iconici e amati al mondo, tanto da avere anche una giornata internazionale dedicata, il “Carbonara Day“. La ricetta tradizionale, divenuta un simbolo di italianità, viene però spesso modificata e ritoccata. Recentemente, ad esempio, a Milano è scoppiato un vero e proprio caso intorno a una versione di carbonara del tutto particolare: la “Carbondoro”. Ideata dallo chef Emin Haziri, la Carbondoro è una proposta che divide e infiamma le discussioni tra i critici gastronomici ma anche sui social.

La Carbondoro: la carbonara da 70 euro ideata da Emin Haziri

La ricetta della carbonara è da sempre al centro di molti dibattiti. Ci sono delle versioni di questo noto piatto che fanno scatenare polemiche come la carbonara con il pomodoro oppure quella in lattina. Ideata da Heinz, la carbonara in lattina è un piatto “ready-to-eat” (ovvero pronto da mangiare) che è stato fortemente bocciato dallo chef Vissani. In questi gironi, però, a far parlare è un’altra versione della carbonara: la Carbondoro, la nuova creazione dello chef Emin Haziri, servita al ristorante Procaccini di Milano. Non si tratta certo di una carbonara tradizionale: la ricetta è un inno al lusso, con ingredienti rari e costosi che ne fanno lievitare il prezzo fino a 70 euro a piatto. In particolare, vengono usati: caviale, zafferano, guanciale iberico ma, soprattutto, a completare il piatto tre foglie d’oro commestibile.

Secondo lo chef, il prezzo è giustificato dalla qualità delle materie prime e dalla complessità del lavoro. In un’intervista rilasciata a ‘La Repubblica’, Haziri ha dichiarato: “Mi rendo conto che il prezzo è importante. Ma nel piatto ci sono materie prime con un food cost altissimo. Pensiamo ai 10 grammi di caviale, le tre foglie d’oro. Anche il guanciale non è scelto a caso, ma è di maiale iberico Cinco Jotas. La pasta è del pastificio Graziano, di Avellino”. Un piatto pensato, quindi, per chi vuole provare un’esperienza gastronomica diversa, secondo la filosofia di Haziri. Ma non tutti, però, sono convinti di questa nuova proposta.

Le polemiche sul prezzo della nuova Carbondoro

Le critiche verso il piatto di chef Haziri arrivano da diverse parti e la maggior parte di queste riguarda il prezzo della carbonara. Tra i primi a criticare la nuova Carbondoro c’è stato Guido Mori, noto gastronomo, che senza troppi giri di parole ha liquidato la proposta. Le parole di Mori sulla Carbondoro sono state riprese da ‘Mowmag.com’: “Zafferano e caviale sono un’associazione che fa cagare”. Un giudizio netto e anche abbastanza duro che, però, sembra trovare riscontro in molti appassionati di cucina.

Ancora più duro è stato Edoardo Raspelli, uno dei critici gastronomici italiani più famosi, che intervistato sempre da ‘Mowmag.com’ sul tema ha smontato la scelta dello chef. Le sue dichiarazioni durante l’intervista: “Mi ricordo che l’oro nel piatto lo mise per primo Gualtiero Marchesi su un risotto, ma era un omaggio alla tradizione dei ricchi del Rinascimento. E comunque non costava così tanto. Fare una carbonara con queste stronzate non è una rapina, perché uno non è obbligato a prenderlo, ma insomma …”. Anche Raspelli ha poi puntato il dito sul prezzo spiegando che il caviale, pur essendo costoso, non giustifica di per sé un prezzo così alto. Nemmeno la presenza dell’oro spiega il prezzo dato che si tratta di alcune foglie davvero sottili.