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Olio extravergine, i migliori al mondo: gli italiani premiati

È stata pubblicata anche quest'anno la guida Lodo 2023 che dopo un'attenta selezione giudica qual è il migliore olio extravergine d'oliva al mondo

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Olio

L’olio extravergine d’oliva è uno dei prodotti più presenti nelle tavole degli italiani. L’Italia da sempre si contraddistingue per essere uno dei maggiori produttori di olio, dato che si colloca al secondo posto tra i paesi produttori dietro solo alla Spagna. Data l’importanza dell’olio d’oliva nella nostra cucina anche quest’anno Lodo ha deciso di pubblicare una guida con i migliori extravergine.

La guida Lodo al miglior olio d’oliva extravergine

In Italia il primo concorso professionale dedicato all’Olio Extravergine d’oliva è nato a metà degli anni ’80 grazie a Marta Cartoceti e si chiamava “L’orciolo D’oro”. Con il tempo questo evento ha preso sempre più piede diventando un importante punto di riferimento per le aziende, i professionisti del settore e i consumatori. Il concorso poi si è evoluto e grazie a Manuela Vigo, figlia di Marta Cartoceti, è nata anche anche LODO, la guida internazionale ai migliori oli extravergini d’oliva. Tra le sue pagine è raccontato come moltissimi produttori con amore e dedizione producano questo importante ingrediente della dieta mediterranea. La Guida Lodo 2023 è nata dalla selezione di 626 extravergine prodotti da aziende provenienti da differenti nazioni. Dalla Spagna alla Grecia, dal Giappone al Cile: Lodo 2023 ha selezionato e premiato coloro che si sono contraddistinte nella produzione di questo prodotto.
A dare ancora maggior pregio alla guida si è aggiunto il lavoro del fotografo Oliviero Toscani che ha contribuito nella sezione i “Volti dell’Olio”, dove le storie di alcuni protagonisti si combinano con i ritratti del famoso artista italiano.

La selezione dei migliori extravergine

Aziende situate in tutto il mondo possono partecipare al contest Lodo tramite il sito internet ufficiale e iscrivendo fino a 10 oli.
Per scegliere il miglior olio extravergine d’oliva vengono messe in atto diverse fasi di selezione e il lavoro viene finalizzato grazie ad una giuria internazionale composta da 32 assaggiatori scelti tra i professionisti del settore. Questi realizzano un’attenta valutazione basandosi su diversi fattori che coinvolgono non solo analisi chimiche ma anche sensoriali e analisi delle cultivar. A questo va aggiunto il contributo di Manuela Ersilia Vigo e Vincenzo Federico Petisi grazie ai quali viene realizzata un’indagine più ampia che coinvolge anche il territorio di origine dell’olio e le capacità dei produttori di combinare etica, ambiente e innovazione.
I produttori che vengono premiati rientrano all’interno del progetto “I volti dell’olio” e vengono così fotografati da un fotografo di fama internazionale.

I riconoscimenti assegnati

Quest’anno sono stati assegnati diciotto riconoscimenti per premiare non solo l’azienda dell’anno ma anche coloro che chi si è contraddistinto per aver realizzato il miglior olio biologico o il miglior olio extravergine fruttato. L’Italia è la nazione che porta a casa il maggior numero di riconoscimenti ma sono state premiate anche realtà tunisine, spagnole e cilene. È stata segnalata anche la “miglior azienda al femminile” con il Pink Planet Award e con il “Milano Award” l’impresa che si è distinta per la sua dinamicità. Ecco la lista dei premi assegnati con i rispettivi vincitori:

  • Azienda dell’anno: Quattrociocchi, Alatri (Frosinone)
  • Miglior fruttato leggero: Frantoio Romano, Racioppella n.03, Ponte Benevento
  • Miglior fruttato medio: Tenuta Santiquaranta, Est, Camerota (Salerno)
  • Miglior fruttato intenso: Marfuga, Sassente, Campello sul Clitunno (Perugia)
  • Miglior Dop: Buoni o Del Buono, Podere Ricavo Dop, Cetona (Siena)
  • Miglior IGP: Miceli & Sensat, U’Ciuri, Monreale (Palermo)
  • Miglior Blend: Pietro Matarazzo, Ramarà, Perdifumo (Salerno)
  • Milano Award: Azienda agricola Francesco Elter, Calci (Pistoia)
  • Pink Planet Award: Francesca Tumino, Mazzarone (Catania)
  • Premio della stampa: Agrestis Bell’Omio della Società Agricola Agrestis di Buccheri (Siracusa)
  • Miglior biologico: Adonis Olive Oil, Domain Adonis Chemléli, Rbaied (Tunisia)
  • Frantoio dell’anno: Almazaras de la Subbetica, Carcabuey Cordoba (Spagna)
  • Miglior monocultivar: Puertas de Guarilihue, Frantoio, Camino a Coelemu, Guarilihue Coelemu, Nuble, Cile
  • Lodo Coup de Coeur: Vincenzo Signorelli, photoreporter, giornalista e olivicoltore,
  • Green & Innovation Award: Natyoure, Sannicandro di Bari
  • Extreme Cultiva Award: For ai Massi, Lazzaro, Guardistallo (Pisa).
  • Heroic Olive Growing Award: Domenico Ruffino, Varigotti, Finale Ligure (Savona)
  • Lodo Cultivar 2023: Pagano, Doleo Monocultivar Ogliarola, Terlizzi (Bari).