Milano, nuovo Bosco Verticale e un Ponte-Serra per il Pirellino
A Milano l'edificio il Pirellino sarà ristrutturato lasciando spazio ad un edificio costruito sul modello del Bosco Verticale presente nel quartiere Isola
Un nuovo volto verrà dato al Pirellino l’ex grattacielo comunale di Milano che, dopo essere stato abbandonato nel 2015, è stato acquisito dalla Coima sgr di Manfredi Catella nel 2019 con un’asta record di circa 193 milioni di euro. Il progetto di ristrutturazione non coinvolgerà solo l’edificio ma anche l’area circostante, introducendo nuovi spazi verdi.
Milano, nuova vita per il Pirellino
Per il restauro del Pirellino di Milano, un edificio a torre degli anni Sessanta, che è stato a lungo sede degli uffici dell’urbanistica del Comune, la società proprietaria ha indetto un concorso a cui hanno partecipato 359 Studi di architettura provenienti da 15 Paesi diversi. Dopo una dura selezione la vincita è stata assegnata a Diller Scofidio + Renfro (DS+R) e Stefano Boeri Architetti che hanno ideato un progetto di restyling davvero innovativo.
Lo studio italo-americano ha avuto la meglio su altri sei finalisti che erano: 3xn (Danimarca), David Chipperfield (Inghilterra/Italia), Diller Scofidio + Renfro e Boeri (Usa/Italia), Heatherwick (Inghilterra), Vittorio Grassi (Italia), Wilmotte (Francia).
Secondo la proposta presentata, sarà costruita una speciale “Torre Botanica” ispirata non solo al modello del “Bosco Verticale”, già presente a Milano nel quartiere Isola, ma anche all’High-Line di New York. Accanto alla torre, l’attuale ponte che attraversa via Melchiorre Gioia non sarà distrutto ma completamente riconvertito per ospitare una “green house”, ovvero una serra botanica.
Una nuovo Bosco Verticale a Milano
In una Milano che punta ad essere sempre più verde, abbracciando l’idea della riforestazione urbana, e che vuole migliorare la qualità dell’aria, il progetto di Diller Scofidio + Renfro e Stefano Boeri sembra arrivare al momento giusto.
La prima parte della riqualificazione interesserà Via Melchiorre Goia che sarà ristretta di due corsie per lasciare spazio a percorsi ciclo-pedonali circondati da alberi. Mentre il ponte che attraversa la strada, come già anticipato, ospiterà una serra botanica (chiamata anche green house) e un nuovo hub aperto al pubblico con spazi dedicati a mostre, esposizioni ed eventi. La serra avrà un giardino botanico ma anche luoghi dedicati alla ricerca e agli studi relativi all’ecologia e alle biodiversità.
Il “ponte serra” sarà poi collegato ad un nuovo edificio residenziale, chiamato Torre Botanica, che con i suoi 110 metri d’altezza accoglierà circa un centinaio di appartamenti. L’edificio sarà caratterizzato dalla presenza di circa 13 mila piante, 420 alberi e 4mila arbusti, riprendendo il concetto di Bosco Verticale ma ispirandosi allo stile più classico dei giardini all’italiana.
Se il progetto verrà approvato si punta a terminare la Torre Botanica e lo speciale ponte su via Gioia prima delle Olimpiadi invernali del 2026 che si terranno tra Cortina D’Ampezzo e Milano .
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