Domenica fuori porta: i migliori agriturismi nei dintorni di Milano
Per una domenica in famiglia, non troppo lontano da Milano, ci sono gli agriturismi. Che, coi loro piatti genuini e i loro animali, fanno la gioia di grandi e piccini
La Barcella
A mezz’oretta di macchina da Milano, Robecco sul Naviglio non dista molto dal confine col Piemonte. Sorge qui, La Barcella. In cucina c’è Massimo Oldani, chef classe 1978 proveniente da una famiglia che – da generazioni – è legata al mondo agricolo. Nel 1996 apre il ristorante e, dieci anni dopo, Barcella al mulino, un piccolo complesso con camere e mini appartamenti. Qui, il sabato e la domenica, si può pranzare con un menù da 38 euro, che comprende: 3 stuzzichini d’aperitivo, 4 antipasti, 2 primi, un secondo con contorno, un dolce a scelta, acqua, vino e caffè. I bimbi fino ai tre anni non pagano, quelli dai 4 ai 10 pagano la metà. Ogni giorno, i piatti cambiano. E sono sempre genuini e stagionali. Qualche esempio? Risotto al buttafuoco e pasta di salami, anelli di pasta fresca con fonduta, ravioli di castagne. E poi arrosti, stufati, filetti, anatre, faraone, pesci (dallo Storione e lardo al Salmone bianco con battuta di pomodoro) e deliziosi dolci.
Al Roccolo
Nel cuore della Brianza, a Lazzate, l’agriturismo Al Roccolo sorge all’interno della Fattoria Piolanti. Lo circonda uno splendido parco, col suo golf club, l’area dedicata al volo degli ultraleggeri e una fattoria che fa la gioia dei bambini: dai cavalli agli struzzi, dai maialini alle caprette, dal pavone agli asinelli, i più piccoli potranno fare la conoscenza di nuovi amici a quattro (o a due) zampe. In menù, piatti tipici della tradizione lombarda con salumi e carni di propria produzione. Si può mangiare alla carta, oppure scegliere uno dei menù (con prezzi tra i 31 e 40 euro). O, ancora, i menù a tema: il Menù Porcello (con tagliatelle cardinale o ai funghi, e grigliata mista con braciola di maiale), il Menù Torello (che è uguale al Porcello, ma con la costata di manzo al posto della braciola), il Menù di Struzzo (con salame e bresaola di struzzo, tagliatelle al ragù di struzzo, ravioli e tagliata). Per i vegetariani, ci sono le tagliatelle al ragù di soia e la provola alla griglia con miele e noci.
Antica locanda del Villoresi
All’interno di una costruzione ottocentesca, l’Antica Locanda del Villoresi ha preso il posto di una vecchia stazione di posta, costruita per dare ristoro alle carrozze dei nobili milanesi in viaggio verso i laghi. Dopo una ristrutturazione durata quattro anni, affacciato sul canale Villoresi di Nerviano (a nord-ovest di Milano), è nato un ristorante (con albergo) dall’ambiente rustico ed elegante, con una cucina di stampo mediterraneo che ha per specialità il “Fritto di Pesce dell’Antica Locanda” e – in menù – pasta fresca e dolci fatti in casa, ma anche ricercati vini.
Agriturismo Granai Certosa
Per chi volesse spingersi un poco più lontano, nella Frazione Torrino di Certosa di Pavia, c’è l’agriturismo Granai Certosa. A pochi chilometri dalla celebre Abbazia, laddove c’era un vecchio granaio, sorge oggi un ristorante dalla cucina tipica e stagionale, con menù della tradizione pavese preparati con i prodotti della stessa azienda agrituristica: il Riso Carnaroli, i salumi e le carni d’allevamento, la frutta e la verdura. Antiche ricette danno qui vita a un menù degustazione che cambia ogni stagione. Quello autunnale (al costo di 35 euro, gratis per bimbi fino ai 4 anni mentre dai 6 ai 10 pagano 18 euro), ad esempio, prevede: tagliere di salumi tipici con salame crudo e bondiola, pane nero con fettine di lardo, sfoglia con robiola e pancetta affumicata, zucchine in agrodolce, cotechino con crema di piselli, risotto alla zucca con crema di gorgonzola, ravioli di carne, cosciotto di maiale con patate al forno, dolci, caffè, acqua e vino rosso Oltrepo Pavese.
Il Nuovo Bosco
A Novedrate, in provincia di Como, Il Nuovo Bosco è il regno dello chef Domenico Della Salandra. Qui, i piatti hanno una semplicità e un’accuratezza che suscitano emozioni. Ci sono le paste fatte in casa, e quelle ripiene. Ci sono le serate a tema, i pranzi di lavoro e – la domenica – c’è un’atmosfera pensata per la famiglie. Si arriva per pranzo, e si resta nel pomeriggio, tra gite nel bosco e una visita alla fattoria. Si possono persino acquistare i prodotti dell’azienda agricola, qui: le confetture col 70% di frutta (di produzione propria) e zucchero di canna, il miele prodotto dalle 40 casette di api, le erbe aromatiche macinate con un macina caffè, ma anche il sale aromatizzato con salvia e rosmarino.
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