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A Castel Viscardo scoperto un tesoro sotto una mansio romana

Grande scoperta in Umbria: dagli scavi della mansio romana di Castel Viscardo è stata rinvenuta un'antica fornace risalente all'epoca etrusca

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Silvio Frantellizzi

Silvio Frantellizzi

Giornalista

Giornalista pubblicista. Da oltre dieci anni si occupa di informazione sul web, scrivendo di sport, attualità, cronaca, motori, spettacolo e videogame.

Grande scoperta a Castel Viscardo: all’interno di una mansio romana nel territorio della località umbra è stata ritrovata una fornace etrusca che testimonia l’esistenza di un insediamento produttivo dedicato alla lavorazione dell’argilla.

A Castel Viscardo è stata scoperta una fornace di epoca etrusca

La fornace di epoca etrusca è stata scoperta nel corso degli scavi archeologici andati in scena a Coriglia nel comune di Castel Viscardo, a pochi chilometri di distanza da Orvieto: la fornace è quadrangolare, con il piano di cottura ben conservato e visibile grazie ai mattoni e all’argilla rossi, segno evidente dell’azione prolungata del fuoco.

Il “tesoro” scoperto in Umbria apre un nuovo scenario sulla fase più antica del sito che era già noto per il ritrovamento della mansio romana, avvenuta nel 2024. Al tempo venne identificata una vasta area di accoglienza e ricovero per animali e viaggiatori, situata proprio lungo la cruciale direttrice varia rappresentata dalla via Triana Nova.

Dalle precedenti campagne di scavo sono state rinvenute circa 350 monete antiche, un anello con l’iscrizione “Roma” e numerosi reperti di bronzo e terracotta. Adesso, con la scoperta della fornace, si sta facendo largo l’ipotesi che ancor prima della mansio, il sito ospitasse un insediamento produttivo già in epoca etrusca.

Il commento dell’archeologa responsabile degli scavi

Silvia Simonetti, archeologa responsabile degli scavi, ha parlato così della grande scoperta avvenuta sul territorio umbro: “Fino a oggi le testimonianze etrusche qui erano sporadiche – si legge su ‘Repubblica’ – ora, invece, possiamo attestare con certezza l’esistenza di un’area produttiva preromana che fa risalire le attività di questo luogo almeno all’età ellenistica. Siamo stati fortunati, una lacuna nel piano stradale di età romana ha permesso di scavare al di sotto, rivelando la struttura. Altrimenti le sovrapposizioni spesso obliterano completamente le preesistenze etrusche”.

L’archeologa ha poi dichiarato: “Non sappiamo ancora cosa si producesse esattamente, ma la scoperta conferma che già in epoca etrusca quest’area era destinata alla lavorazione dell’argilla. Probabilmente abbiamo rinvenuto la prima fornace della zona. Gli elementi indispensabili, come argilla, acqua e vie di comunicazione, qui non mancavano né allora né oggi”.

Oltre a ricordare che “la mansio si sviluppava su un terrazzamento artificiale affacciato sulla valle, distante circa 600 metri dall’attuale alveo del fiume Paglia”, Silvia Simonetti a proposito dello scavo ha spiegato: “ci obbliga a rivedere le nostre conoscenze e amplia notevolmente il potenziale di Coriglia. Serviranno nuove campagne e un approccio estensivo per approfondire la stratigrafia e sciogliere i molti interrogativi ancora aperti”.

La soddisfazione del sindaco

La scoperta è stata accolta con grande soddisfazione da parte di Daniele Longaroni, il sindaco di Castel Viscardo: “Il nostro territorio continua a regalarci autentici tesori archeologici che raccontano una storia millenaria – ha dichiarato il primo cittadino ai microfoni di ‘Ansa’ – il ritrovamento della fornace etrusca rappresenta un ulteriore motivo di orgoglio e di prestigio per il nostro Comune”.

“Come amministrazione – ha proseguito il sindaco della località dell’Umbria – ci impegneremo a valorizzare queste aree e a renderle sempre più fruibili per cittadini e visitatori. Speriamo di poter proseguire le campagne di scavo e arricchire ancora il nostro patrimonio”.