I sentieri per camminare più suggestivi d'Italia
L'Italia offre diversi percorsi adatti al pellegrinaggio e alle lunghe camminate, che aiutano a trovare la concentrazione interiore
Camminare, fare fatica aiuta a trovare la concentrazione e la forza interiore che ognuno di noi possiede. Non a caso un motto famoso recita che “non è importante la meta ma il viaggio per giungervi“.
In Italia esistono a questo proposito diversi itinerari adatti ai pellegrinaggi. Il più conosciuto è la via Francigena, ma non è il solo: in questo articolo vi proponiamo alcuni dei percorsi di meditazione più frequentati.
La via Francigena
Tra i tanti percorsi o pellegrinaggi che si possono effettuare a piedi in Italia, il più conosciuto e frequentato è quello della via Francigena. Storicamente parte da Roma e si allontana seguendo la direzione dell’antica via Cassia. Il percorso prosegue poi per Bolsena e Acquapendente, entra nella Val d’Orcia per approdare a Siena.
Di qui prosegue per la Val d’Elsa fino a San Giminiano. Sempre in Toscana passa non troppo distante da Firenze attraverso i colli di Lucca e Camaiore. Da qui si passa per la Versilia fino a Sarzana. Il percorso prosegue quindi per il passo appenninico della Cisa per arrivare alla pianura padana.
Supera Piacenza, tocca il Po e svolta poi in direzione ovest proseguendo per Vercelli e Ivrea. Qui il percorso si ramifica in diverse direttrici tutte comunque verso la Francia (da cui il nome della strada). Un primo percorso prosegue per la Val d’Aosta superando le Alpi al Passo del Gran San Bernardo.
Oppure proseguendo in direzione Torino si attraversa la Val Susa e si giunge al Monginevro per poi scollinare verso Arles e poi proseguire in Spagna. Oggi non esiste un itinerario unanimemente riconosciuto per la via Francigena e alcuni tratti sono privi di segnaletica. Nonostante ciò molte associazioni si sono impegnate per tracciare il percorso e segnalarlo in modo da renderlo fruibile ai tantissimi pellegrini che scelgono di percorrerlo.
Via della costa ligure
Molto meno conosciuto, ma altrettanto affascinante per i panorami che propone lungo il percorso è l’itinerario della via della Costa Ligure. La Liguria è un regione, caratterizzata da un territorio particolarmente montuoso che poi finisce ripidamente con le coste marittime. In questo ambiente sono stati realizzati diversi sentieri che uniscono la Francia alla Toscana passando proprio dalla Liguria.
Sentieri che si incrociano e permettono di partire da Sarzana e giungere fino a Ventimiglia scavalcando tutti gli ostacoli che il territorio propone e, allo stesso tempo, regalando scorci e vedute impressionanti. La via della Costa era conosciuta già anticamente ed era utilizzata come scorciatoia per raggiungere il percorso di Santiago partendo da Roma.
Via degli abati
Una via alternativa alla via Francigena, ancora più antica, è la via degli Abati. Veniva usata nel settimo secolo per accorciare le distanze tra Pavia, Lucca e poi Roma passando per Bobbio, Bardi e Pontremoli. All’abbazia di Bobbio i pellegrini ancora in epoca bizantina veneravano le spoglie di San Colombano. Gli stessi abati di Bobbio lo utilizzavano per raggiungere Roma e andare dal Papa da cui dipendevano.
Il percorso è in funzione ancora oggi e rappresenta un’alternativa suggestiva per chi percorre la via Francigena soprattutto d’estate. La via degli Abati da Bobbio passa poi per Bardi, tocca Borgovalditaro fino a Pontremoli attraversando una zona dell’Appennino meno trafficata e più selvaggia. Dal 2011 il Cai ha sistemato la segnaletica e preparato cartine del percorso che misura circa 120 chilometri.
Cammino di Sant’Agostino
Altro percorso molto utilizzato ancora oggi è il cammino di Sant’Agostino. Da percorrere a piedi o in bicicletta mette in collegamento 25 santuari mariani presenti in Lombardia e, più precisamente, in Brianza. Lungo il percorso si toccano Milano, Monza e Pavia.
Un percorso che assomiglia a una rosa stilizzata e che passa anche per la tomba del Santo. Esiste poi un gambo genovese che permette ai pellegrini provenienti dalla Liguria di arrivare a Pavia seguendo l’antica via del Sale. Oltre ai santuari, lungo il percorso lungo 353 chilometri si possono attraversare località e città molto ricche dal punto di vista paesaggistico e artistico.
La partenza e l’arrivo sono nella città di Monza. L’ispirazione di questo percorso-pellegrinaggio è di tipo mariano. La venerazione della Madonna e della chiesa in questi territori si è sempre manifestata più che dalle altre parti, e gli edifici di culto a lei rivolti ne sono la testimonianza più diretta. Parliamo non solo di santuari, ma anche di cappello, edicole sacre, icone e grotte mariane disposte lungo tutto il percorso.
Cammino di Sant’Antonio
In Veneto c’è invece il cammino di Sant’Antonio. L’origine di questo percorso risale alle ultime ore di vita di Sant’Antonio. La storia narra che nel 1231, prossimo ormai alla morte, Antonio chiese ai frati di essere condotto dall’eremo di Camposampiero fino al convento di Padova da lui tanto amato e dedicato alla Madonna.
Venne quindi trasportato su un carro trainato dai buoi in questo suo ultimo pellegrinaggio, accompagnato dai frati e da tanti devoti. Antonio muore prima di arrivare a destinazione, ad Arcella. Il cammino ricorda questo evento. L’ultimo viaggio di Sant’ Antonio. È un percorso di 25 chilometri che parte dal santuario del Noce e da qui si raggiunge Padova, arrivando fino alla Basilica del Santo.
È abitudine percorrerlo tutto in una notte. Viene consegnata una credenziale a chi vuole percorrerlo e di transita per tre santuari antoniani: Camposampiero, Arcella e la Basilica del Santo. Il cammino di Sant’Antonio viene percorso in ogni stagione dell’anno e si può effettuare sia singolarmente che in gruppo. Ogni anno viene organizzato un pellegrinaggio importante pochi giorni prima della festa che ricorda il Santo e tantissimi devoti da ogni parte d’Italia vi prendono parte.
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