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I migliori agriturismi dove mangiare in Toscana per Gambero Rosso

Dodici agriturismi dove mangiare in Toscana selezionati da Gambero Rosso tra cucina tipica prodotti locali filiera corta e ospitalità rurale

Pubblicato:

Valentina Alfarano

Valentina Alfarano

Editor & Coach Letterario

Lavorare con le storie è la mia missione! Specializzata in storytelling di viaggi, lavoro come editor di narrativa e coach di scrittura creativa.

Agriturismi migliori dove mangiare in Toscana

Tra strutture storiche e realtà più giovani ma fortemente ancorate al territorio, ‘Gambero Rosso’ ha individuato dodici agriturismi toscani che uniscono accoglienza, sostenibilità e cucina di qualità. Sparsi tra campagne e colline, questi luoghi offrono sia ospitalità sia una cucina profondamente legata alla stagionalità, alla filiera corta e alla tradizione.

Le prime sei strutture individuate da Gambero Rosso, dalla A alla F

L’elenco comprende realtà distribuite tra Maremma, Chianti, Versilia, Valdarno e Appennino pistoiese, capaci di restituire un’immagine complessa e variegata della cultura gastronomica regionale.

  • Il Cerreto – Val di Cecina (PI)
    Conduzione agricola completamente biologica su 550 ettari, propone una cucina vegetariana legata alla stagionalità. La gestione è affidata a Maria Probst, con piatti costruiti attorno a ortaggi, ricotta, mais e preparazioni casalinghe.
  • Antica Pinciana – Capalbio (GR)
    Situato nella campagna maremmana, affianca le camere a un piccolo ristorante con vista sul borgo. I piatti, realizzati con ingredienti aziendali, seguono la tradizione locale e impiegano olio e vino prodotti in loco.
  • L’Altra Donna – Pietrasanta (LU)
    Tra i monti della Versilia, l’agriturismo ha fatto della tracciabilità regionale un punto di forza. Le farine antiche, le carni locali e le verdure dell’orto compongono un’offerta coerente con la filosofia toscana a km zero.
  • Il Bel Vedere – Marliana (PT)
    In posizione panoramica sulle colline pistoiesi, offre un numero ridotto di coperti e una cucina domestica, con specialità come il fritto di coniglio e pollo. L’atmosfera è semplice, con accoglienza familiare.
  • Villa Le Corti – San Casciano in Val di Pesa (FI)
    Nella storica tenuta della famiglia Corsini, l’osteria è affiancata dalla produzione di vino e olio biologico. Il ristorante propone piatti tipici in un contesto agricolo e storico.
  • La Fontaccia – Rufina (FI)
    Collocata nel Chianti Rufina, la struttura punta su sostenibilità e impatto ambientale ridotto. Il menu fisso varia ogni giorno e si basa prevalentemente su ingredienti prodotti in azienda.

Gli altri sei migliori agriturismi segnalati, dalla P alla T

Nell’immaginario collettivo, la Toscana è spesso associata a dolci colline, borghi medievali e filari di cipressi; ma è anche terra di agricoltura, olio, vino e tavole imbandite: un’identità gastronomica radicata nella campagna che, negli ultimi anni, si è fatta sempre più sinonimo di ospitalità rurale. A partire dalla provincia di Firenze, la seconda parte della lista include realtà che hanno interpretato la ristorazione agrituristica in modo originale:

  • Il Poderaccio – Figline e Incisa Valdarno (FI)
    Agriturismo a basso impatto ambientale, propone una cucina contadina in Bioagriosteria su prenotazione. Pane, uova e carni provengono da filiere locali. In estate è possibile richiedere cestini per picnic.
  • Podere Belvedere Tuscany – Pontassieve (FI)
    Edoardo Tilli gestisce il ristorante all’interno di un casolare tra boschi e ulivi. Le tecniche utilizzate – affumicature, fermentazioni e frollature – mirano a esaltare il gusto primario degli ingredienti.
  • Fattoria Sardi – Lucca (LU)
    Oltre alla produzione vinicola, la struttura ospita un ristoro gestito da Damiano Donati. Il menu, in continuo aggiornamento, segue i cicli stagionali. Pane e pasticceria mantengono una forte impronta contadina.
  • Fattoria di Maiano – Fiesole (FI)
    Circondata da 300 ettari di verde, include un ristorante con piatti realizzati con materie prime autoprodotte o locali. Accanto alla ristorazione, anche fattoria didattica, giardino botanico e piscina.
  • La Toraia – Sinalunga (SI)
    All’interno della Tenuta La Fratta, la proposta ruota attorno alla carne Chianina, allevata in azienda. Piatti principali: tartare, hamburger e pici al ragù. L’ambiente conserva tracce dell’antica stalla.
  • Le Tre Rane Ruffino – Bagno a Ripoli (FI)
    Punto di ristoro della tenuta Poggio Casciano, include un ristorante ispirato alla cucina toscana rielaborata. Disponibili anche degustazioni ed enoteca con vini Ruffino e di altre cantine regionali.

Attraverso questa selezione, ‘Gambero Rosso’ ha così segnalato dodici esempi di agriturismo toscano in cui si intrecciano filiera corta, ospitalità rurale e valorizzazione delle risorse locali per un viaggio che mette al centro la cucina toscana nella sua declinazione più agricola e genuina.