Cracco lascia Milano? Il suo annuncio sul ristorante in Galleria
La turbolenta storia d'amore tra Carlo Cracco e la città di Milano è arrivata al termine? Ecco l'annuncio dello chef sul ristorante in Galleria
L’iconico Ristorante Cracco, aperto in Galleria Vittorio Emanuele II dallo chef vicentino, sembra essere ad un passo dalla chiusura. O forse no? Sono ormai anni che le voci si rincorrono, ma il legame tra Carlo Cracco e la città di Milano è sempre stato piuttosto travagliato. È proprio lo chef a dissipare ogni dubbio e rivelare le sue intenzioni per il futuro.
Carlo Cracco, il futuro del ristorante in Galleria
Già ai tempi del Covid si parlava di una possibile chiusura, e le indiscrezioni hanno continuato a circolare indisturbate per anni. Si dice che il Ristorante Cracco, uno dei locali più in del centro di Milano, abbia seri problemi con i conti e sia ormai ad un passo dal fallimento, per via – in particolar modo – del continuo aumento dei prezzi che la città sta vivendo negli ultimi anni. Eppure, nonostante le voci, il locale continua ad accogliere i clienti e a servire i suoi piatti migliori.
Qual è la verità? In un articolo pubblicato su ‘La Cucina Italiana’, si ipotizza che Carlo Cracco possa davvero decidere di chiudere il suo ristorante in Galleria Vittorio Emanuele II, magari per dedicarsi all’azienda agricola che ha recentemente acquistato in Emilia Romagna, assieme a sua moglie Rosa Fanti. Potrebbe essere un progetto molto interessante, che lo allontanerebbe inevitabilmente dalla città di Milano per condurlo ad una vita più “rurale”.
Ma la risposta di Cracco, alla precisa domanda sulle sue intenzioni riguardo il ristorante meneghino, non lascia alcun dubbio: “Mi lamento qualche volta, ma alla fine sto bene qui a Milano, è la città che mi ha accolto a 21 anni. E poi ho un lungo contratto in Galleria, quindi…” – ha affermato lo chef. Insomma, pare proprio che non ci sia alcuna decisione all’orizzonte, e che – almeno per motivi contrattuali – il suo legame con il capoluogo lombardo sia destinato ad essere ancora lungo.
Il legame di Carlo Cracco con Milano
Era ancora giovanissimo quando, da poco uscito dall’istituto alberghiero frequentato vicino casa, Carlo Cracco si è recato a Milano per la prima volta, ottenendo la sua prima – e fondamentale – spinta verso la ristorazione. Merito di Gualtiero Marchesi, che lo ha accolto e gli ha insegnato alcuni dei segreti del mestiere, che lo chef ha poi sapientemente saputo fare suoi. Il legame con la città meneghina ha avuto inizio, così, quando Cracco aveva solo 21 anni.
E sebbene abbia poi girato l’Europa per fare esperienza e crescere professionalmente, è sempre Milano ad averlo riaccolto con calore. Carlo Cracco ha qui aperto diversi ristoranti, alcuni dei quali si sono rivelati semplici esperimenti per capire la direzione che lo chef avrebbe voluto intraprendere. “A Milano avevo imparato cosa vuol dire l’innovazione e deciso che se mai avessi avuto un ristorante avrei voluto aprirlo proprio qui” – ha spiegato nell’intervista.
Ed è così che, nel 2018, ha avuto inizio la sua avventura con Ristorante Cracco, aperto nella splendida location di Galleria Vittorio Emanuele II. Si tratta di un locale raffinato e alla moda, al cui piano terra trova posto il Café Cracco, per offrire molteplici esperienze sensoriali ai suoi ospiti. E mentre le indiscrezioni sulla situazione finanziaria del ristorante continuano a girare, lo chef porta avanti il suo sogno.
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