“Valore Paese”: lo Stato regala castelli e palazzi italiani agli under 40
Da Nord a Sud, i beni del demanio abbandonati avranno nuova vita turistica tramite l'affido gratuito a giovani imprenditori
Stazioni ferroviarie, vecchie scuole, antiche locande. E poi ancora torri, palazzi, incantevoli monasteri, affascinanti castelli. Sono tanti i tesori d’architettura oggi impantanati nel degrado che il Demanio vorrebbe riqualificare. 103 immobili, 43 di proprietà dello Stato, 50 degli enti locali, 10 di Anas. 44 situati lungo percorsi storico-religiosi, 59 ai margini delle più importanti ciclovie.
I protagonisti del progetto “Valore Paese – Cammini e Percorsi” sono tanti. Lo Stato vuole affidare all’energico entusiasmo di imprese e cooperative formate da persone che hanno meno di quarant’anni, ma solo a chi riesce a dimostrare di avere le caratteristiche giuste per poter trasformare dei ruderi abbandonati, pieni però di grandi potenzialità, in strutture turistiche che ridiano forza e vigore agli antichi cammini ancora oggi battuti dagli appassionati di escursionismo e cicloturismo. I beni dislocati lungo alcune delle arterie più importanti della nostra Penisola, come la via Appia, la via Francigena, il Cammino di San Benedetto e il Cammino di Francesco, verranno affidati in concessione gratuita per nove anni, periodo di tempo rinnovabile per altrettanto tempo.
L’importante è non stravolgere l’identità dei beni concessi che vanno trasformati in alberghi, botteghe artigianali, luoghi di attività ricreativa o punti di ristoro. Il Bando, parte integrante del Piano Strategico del Turismo e del Piano Straordinario della Mobilità turistica, sarà pubblicato entro l’estate, ma intanto chi fosse interessato a proporsi può anticiparsi ed effettuare un questionario entro il 26 giugno di quest’anno. L’agenzia del Demanio, assieme al Mibact e il Mit sono fiduciosi e puntano a replicare il grande successo di “Valore Paese Fari” l’iniziatica che ha strappato dall’oblio decine di torrette di segnalazione marittima abbandonati e che oggi, pian piano, stanno diventando mete d’eccellenza dedite all’accoglienza.
I beni attraversano tutto l’arco della Penisola: c’è il Castello Alimonda posizionato a Sagrado in provincia di Gorizia, il Fortilizio del Mulini e la colonia del popolo di Spoleto, il Castello di Montefiore di Recanati, il castello ferroviario di Altamura in provincia di Bari, l’ex casa cantoniera lungo la Via Appia Irsina in Basilicata e tanti altri gioielli abbandonati, che non attendono altro di essere rimessi a nuovo e tornare a essere protagonisti sul territorio italiano.
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