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In Val di Rabbi è stato inaugurato il bosco sonoro: cos'è

Nasce in Val di Rabbi Fruscio, il bosco sonoro in cui ci si immerge nei suoni e nei silenzi della natura per combattere lo stress digitale

 

È stato inaugurato sabato 11 giugno 2022 Fruscìo, un inedito percorso sonoro che attraversa il parco delle Pozzatine, in Val di Rabbi, sul versante trentino del Parco Nazionale dello Stelvio.

Il Bosco sonoro si snoda in sette postazioni musicali nate per amplificare i suoni della natura, per lasciare alle proprie spalle lo stress “da notifica” e immergersi in un rinnovato rapporto con i suoni della natura, nella splendida cornice naturale della Val di Sole.

Fruscio: cos’è il Bosco sonoro

Carillon giganti, campane di legno e un pianoforte a coda appeso a dieci metri d’altezza su una conifera: il percorso esperienziale proposto da Fruscio, il Bosco sonoro nato in Val di Rabbi, si compone in sette tappe che amplificano i suoni della foresta.

Ogni tappa corrisponde a uno dei sette chakra, quelli che secondo la tradizione religiosa orientale sono i centri energetici del corpo umano: un percorso di pace e meditazione che attraversa una fitta foresta di larici e abeti, nato per “ascoltare il silenzio offerto dai boschi e i suoni degli elementi naturali”.

L’idea è quella di “andare in vacanza dimenticandoci le connessioni”, spiega Sara Zappini, direttrice delle Terme di Rabbi, “trovando invece una connessione con sé stessi e con la natura”. La pandemia ci ha reso iperconnessi, ed è il momento di abbracciare un percorso di “digital detox” capace di combattere l’ansia e lo stress della vita quotidiana.

Il parco dello Stelvio, in cui esistono già percorsi ed esperienze di “park therapy” per il benessere e cura della persona, tra cui un affascinante percorso a piedi nudi nella foresta “a metro zero”, si arricchisce di un inedito viaggio sonoro – gratuito e sempre aperto.

Le installazioni sonore sono tutte rigorosamente acustiche, e le “note” che si ascoltano sono quelle del bosco: si tratta di un “silenzio terapeutico” che i promotori dell’iniziativa intendono opporre al “bombardamento sonoro quotidiano” che accompagna le nostre vite.

Il parco contro lo stress digitale

Il progetto del Bosco sonoro della Val di Rabbi si inserisce in un disegno più ampio, promosso da Comune di Rabbi, Parco Nazionale dello Stelvio, Terme di Rabbi e APT Val di Sole, che vede i boschi del Trentino come oasi del benessere psicofisico, e meta di una vacanza all’insegna della rigenerazione di corpo e spirito.

Il percorso di Fruscio si conclude in un anfiteatro naturale che sorge nel mezzo del bosco, in cui alcuni strumenti musicali di legno ripropongono un approccio simile a quello delle campane tibetane, accompagnando l’ascoltatore verso sonorità sempre più alte – e sempre più lontane dai problemi della vita quotidiana.

All’interno del Bosco sonoro si trovano anche scaffali colmi di libri e riviste e una sorta di anfiteatro in metallo lucido, che come uno specchio d’acqua riflette le bellezze e i colori della valle con i cieli più belli d’Italia.

L’ultima tappa del percorso sonoro porta i visitatori ad alzare lo sguardo al cielo, per osservare il pianoforte a coda innalzato a dieci metri d’altezza, su una conifera: è il suggestivo omaggio al Maestro Arturo Benedetti Michelangeli, che proprio dal placido silenzio dei boschi della Val di Rabbi trovò ispirazione.

Fruscio si inserisce così in un’offerta tutta dedicata alla salute psicofisica e al digital detox, che già propone percorsi “smartphone free”, in cui lasciando in custodia il cellulare si riceve uno zainetto con merenda e libri a sorpresa, e centrati sul potere terapeutico e rigenerante del bosco e del suo “silenzio”.