"Il turismo a Napoli fa schifo": l'accusa da Milano
Un lungo post scritto su Facebook da Angelo Mazzone di "Milano Segreta" riguardo il turismo a Napoli sta scatenando molte discussioni e polemiche
Napoli con la sua storia millenaria, il folklore unico e un patrimonio storico davvero ricco, è una delle città più affascinanti al mondo. Le sue strade sono un museo a cielo aperto e raccontano storie di civiltà greche, romane, e barocche. Il suo centro storico è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO e i suoi abitanti trasmettono sempre un senso di ospitalità autentica. Nonostante tutto ciò, non mancano le critiche sul modo in cui la città gestisce l’attuale boom turistico e promuove i suoi siti culturali. L’ultima critica in ordine di tempo sembra arrivare da Milano.
“Il turismo a Napoli fa schifo”: il post su Facebook
Napoli è una città dal ricco patrimonio storico e artistico: dal Cristo Velato, opera straordinaria della Cappella Sansevero, al maestoso Duomo di San Gennaro, dalle Catacombe al panorama mozzafiato del lungomare di Mergellina con il Vesuvio sullo sfondo. La città è anche famosa per le sue tradizioni culinarie: pizza, sfogliatelle e caffè, serviti con un calore che difficilmente si trovano altrove. Tuttavia, c’è chi sostiene che questo patrimonio unico venga spesso soffocato da un turismo di massa poco rispettoso, ridotto a consumare stereotipi senza comprendere la vera essenza di Napoli.
A scatenare il dibattito questa volta è stato un lungo post su Facebook di Angelo Mazzone, social media manager e creatore della pagina e dell’azienda di tour “Milano Segreta”. Mazzone, che si definisce un operatore turistico esperto, ha trascorso sei giorni a Napoli e ha condiviso il pensiero sulla sua esperienza sui social. “Ho passato 6 giorni a Napoli, e mi sento di fare alcune considerazioni da lavoratore nel settore turismo. E lo dico senza peli sulla lingua. Il turismo a Napoli fa schifo! È qualcosa di mortificante, sia per la città che per gli abitanti.”
Secondo Mazzone, il boom turistico che sta vivendo Napoli non rispecchia la vera essenza della città. Nel suo post, ha descritto un panorama in cui i visitatori si concentrano principalmente su esperienze superficiali. A questo si aggiunge il caos urbano nel centro storico, dove motorini e auto sfrecciano in stradine che dovrebbero essere pedonali. Mazzone ha inoltre puntato il dito contro la mancanza di cura per il patrimonio architettonico della città. Scrive sempre nel suo post Facebook: “Sorvolo sugli innumerevoli palazzi fatiscenti che dovrebbero essere un gioiello, dato che sono patrimonio UNESCO, ma che a quanto pare è bello così, perché “pittoresco”.”
Infine, ha lamentato come i visitatori si fermino solo alle attrazioni più popolari, senza cercare di scoprire i lati meno noti e più autentici di Napoli. Scrive nel suo post: “Ho visto un turistificio dove tutti sono in coda si, ma nelle solite quattro-cinque mete più mainstream, pur di dire “ci sono stato, l’ho visto”, giusto per il Cristo Velato e nulla più. Le persone chiedono info su dov’è Sorbillo, il murales di Maradona, a Capodimonte, tra i luoghi più iconici per i capolavori ero solo, idem in altri musei come l’Archeologico Nazionale, il più bel tripudio di sculture mai visto in vita mia. Tutto si riduce a mangiare una pizza, un babà e un paio di siti culturali.”
Le reazioni e il dibattito sui social
Si erano appena spente le polemiche sull’opera “Pulcinella” di Gaetano Pesce che Napoli è tornata di nuovo protagonista di accese discussioni. Il post di Mazzone ha scatenato una valanga di reazioni sui social. Chi critica il post ha accusato Mazzone di non aver capito lo spirito della città e ha etichettato il suo come un “giudizio superficiale” da parte di chi non ha vissuto appieno la cultura napoletana. Chi lo sostiene, invece, ha sottolineato che il boom turistico rischia di trasformare Napoli in una cartolina stereotipata, perdendo autenticità.
Tra i commenti più rilevanti spicca quello dello scrittore e sceneggiatore Maurizio De Giovanni, originario di Napoli e orgoglioso rappresentante della cultura partenopea. De Giovanni ha ripostato nella sua pagina Facebook il post di Angelo Mazzone commentando con: “Duro, ma da rifletterci.” Anche sotto questo suo post i commenti sono stati numerosi.
Sono in molti, quindi, ad aver riconosciuto la necessità di interrogarsi sul modello turistico che Napoli sta adottando. Pur difendendo il fascino unico della città, infatti, sarebbe giusto valorizzare anche aspetti meno “commerciali” e più legati alla vera anima napoletana. Alcuni utenti, infatti, si sono espressi riconoscendo, anche se con amarezza, alcune delle criticità sollevate da Mazzone.
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