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Ipotesi ticket d'ingresso a Napoli: cosa sta succedendo

Napoli negli ultimi anni ha visto crescere molto il numero di turisti e per questo si pensa di introdurre anche qui un ticket d'ingresso giornaliero

Pubblicato:

Martina Bressan

Martina Bressan

SEO copywriter e Web Content Editor

Appassionata di viaggi, di trail running e di yoga, ama scoprire nuovi posti e nuove culture. Curiosa, determinata e intraprendente adora leggere ma soprattutto scrivere.

Napoli, Ticket d'ingresso

Negli ultimi anni l’Italia ha dovuto affrontare il problema dell’overtourism, un fenomeno che ha colpito duramente città come Venezia e Firenze. Queste mete ricche di storia e cultura si sono spesso trasformate in luoghi dove i turisti si riversano in massa seguendo un turismo “mordi e fuggi”. Questo non solo compromette la qualità della vita dei residenti ma crea anche danni al territorio locale. Per contrastare questo fenomeno, molte amministrazioni hanno introdotto misure come ticket d’ingresso, prenotazioni obbligatorie e accessi limitati. Anche Napoli, che ha visto un aumento esponenziale del turismo negli ultimi anni, sta valutando l’attuazione di alcune misure per gestire meglio i visitatori. Per questo, si parla anche di introdurre un biglietto d’ingresso per i turisti giornalieri.

Napoli, si ipotizza introduzione ticket d’ingresso

Grazie al suo senso dell’ospitalità e al suo folklore e al suo ricco patrimonio storico e archeologico Napoli è diventata una delle mete più amate dai turisti, sia italiani sia stranieri. La città partenopea ha vissuto un boom turistico senza precedenti soprattutto negli ultimi anni. Secondo quanto riportato sul ‘Corriere della Sera’ nel 2024 sono state registrate 14,5 milioni di presenze turistiche, un aumento del 15% rispetto all’anno precedente. Questo successo è stato alimentato da una combinazione di fattori, tra i quali hanno sicuramente avuto un peso anche serie tv ambientate qui come “L’Amica geniale” di Elena Ferrante e “Mare Fuori” di Cristiana Farina. Questo aumento di turisti, però, ha portato anche problemi significativi. Tra i tanti ci sono l’inflazione dei prezzi delle case e l’aumento delle strutture di affitto breve su piattaforme come Airbnb.

Per questo sarebbe stato proposto di introdurre a Napoli un ticket d’ingresso. Questa potrebbe essere una delle soluzioni apportate per gestire meglio il flusso di visitatori e ridurre l’impatto negativo del turismo di massa. La soluzione, però, non convince tutti. La misura del biglietto di ingresso, in realtà, è stata già adottata con successo in altre città italiane, come Venezia. La città lagunare, ad esempio, ha introdotto un’entrata a pagamento per i turisti giornalieri al fine di limitare l’afflusso e preservare il territorio. Un provvedimento simile sembra sarà attuato anche per chi vuole visitare la Tre Cime di Lavaredo, simbolo delle Dolomiti, che potrebbero diventare un sito a numero chiuso prima dell’estate.

I problemi del turismo a Napoli

Il turismo a Napoli è diventato un fenomeno controverso e la questione è stata anche al centro di dibattiti accesi. Alcuni hanno criticato aspramente la gestione del settore. Angelo Mazzone, operatore turistico e creatore della pagina e dell’azienda di tour “Milano Segreta” dopo aver trascorso sei giorni a Napoli ha condiviso su Facebook la sua esperienza. In particolare, Mazzone ha scritto che il turismo a Napoli “fa schifo” e lo ha definito come “mortificante” sia per la città che per gli abitanti. Secondo lui è urgente la necessità di una gestione più sostenibile e rispettosa del patrimonio locale. Molti visitatori, infatti, hanno in mente un tipo di turismo “mordi e fuggi” e non possono così apprezzare davvero la ricchezza culturale, storica e culinaria della città.

Critiche erano arrivate anche dal New York Times che in un articolo aveva definito la città “scoraggiante” per i suoi stessi abitanti, soprattutto i più giovani. Nel dibattito riguardo il turismo in città è intervenuto più volte il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. Il primo cittadino ha affermato che questa crescita del turismo è sicuramente un’opportunità ma è necessaria una gestione responsabile per garantire che la città resti vivibile e accogliente. Inoltre, ha sottolineato l’importanza di migliorare la gestione di alcuni servizi per gestire meglio l’impatto che il turismo ha nel territorio.