Il "giallo" dello squalo a Fiumicino
Uno squalo avrebbe attaccato un pescatore a Fiumicino: nel resoconto ufficiale della Guardia Costiera sull'accaduto, però, l'animale non è menzionato
Ha fatto scalpore la notizia dell’attacco di uno squalo ai danni di un pescatore a Fiumicino. L’episodio, ora, si tinge di “giallo”: nel resoconto della Guardia Costiera sull’accaduto non si fa alcuna menzione dello squalo.
Il resoconto della Guardia Costiera
La Guardia Costiera, come riporta il ‘Corriere della Sera’, ha sintetizzato così l’episodio: “Il proprietario del natante è stato recuperato dal motopeschereccio Diana. Dalle dichiarazioni rese a questa Capitaneria, è stato affermato dall’uomo che l’unità ha iniziato a imbarcare acqua ‘per causa sconosciuta e si è inclinata’. Non vi sono stati riferimenti ad altri eventi straordinari”.
Il racconto dell’attacco dello squalo
Venerdì 21 maggio, il pescatore Alessandro Sanna è uscito sul suo fuoribordo a Fiumara Grande ed è stato tratto in salvo da un peschereccio, a cui si è aggrappato disperatamente. Al ‘Corriere della Sera’, ha chiarito: “Lo confermo che era uno squalo, certo! L’ho detto fin da subito, non so perché non sia stato scritto”.
Poi ha raccontato: “Per errore, avevo chiuso male il tappo sul fondo ed è cominciata a entrare acqua. La riva era a neanche un miglio. Avevo appena buttato la cannetta da pesca quando mi sono accorto che la barca si inclinava e sotto c’era lo squalo. Ho iniziato a gridare. Ho visto un veliero lontano. (…) Per fortuna il peschereccio è stato rapidissimo. Mi sono aggrappato al parapetto, con le gambe penzoloni, urlando, e in quell’istante la pinna dello squalo è uscita di scatto dal pelo dell’acqua, e ha colpito la mia barca, ribaltandola… Mamma mia!”.
Sullo squalo, Alessandro Sanna ha detto: “Era più lungo della mia barca, astuto, in agguato. Lo squalo era grande, sui 4-5 metri, marrone-grigiastro, con una pinna dorsale alta, tosta e massiccia, da paura. Molto silenzioso, furbo. Era appostato qualche metro sotto, in attesa che io andassi giù, per farsi un bel pranzetto”.
Questo il racconto di Manuel Tortolano, che ha tratto in salvo il pescatore: “Una scena da incubo. Sono corso a salvarlo perché ho visto la barca inclinata. Quando sono arrivato, a marcia indietro, con il motore allegro per fare in fretta, lui si è lanciato per aggrapparsi e in quel mentre ho visto bene tutto”.
Poi ha aggiunto: “Lo squalo stava fermo sott’acqua e all’improvviso ha fatto un guizzo e tirato fuori una pinna enorme, che ha dato la codata finale al fuoribordo, facendolo girare. La pinna era lunga almeno un metro e mezzo, quindi l’esemplare deve essere di almeno 4 metri. Era bianco sotto e grigiastro sopra, quasi certamente una verdesca. Il salvato lo ricorda grigio e marrone? Ma lui mica può averlo visto bene, figuriamoci! Poraccio, stava attaccato alla barca mia e gridava come un pazzo ‘Nun me lascia’ che me se mangia!’”.
Squali in Italia: gli ultimi precedenti
A fine aprile uno squalo bianco di 5 metri è stato avvistato in Sicilia, mentre a marzo, in Salento, un enorme squalo si è avvicinato alla barca di un pescatore.
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