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Serpente in spiaggia a Ladispoli: paura tra i bagnanti

Paura per i bagnanti di Ladispoli: tra gli ombrelloni e i lettini di uno stabilimento della località in provincia di Roma è spuntato un serpente

Natrice dal collare

A Ladispoli è scattato l’allarme per la presenza di un serpente in spiaggia: il rettile è stato avvistato mentre strisciava tra gli ombrelloni e i lettini di uno stabilimento della località balneare del Lazio.

Ladispoli, in spiaggia spunta un serpente

L’esemplare è una biscia d’acqua che ha seminato il terrore e il panico tra i bagnanti che aveva scelto Ladispoli per trascorrere una giornata al mare. Il serpente è stato poi catturato grazie al tempestivo intervento da parte dei volontari delle zoofile prontamente allertati dal titolare dello stabilimento.

Dell’episodio ha parlato a Il Messaggero Piero Ciancamerla, volontario delle Ecozoofile, spiegando che il serpente in questione pera una natrice da collare, molto grande, non velenoso ma non per questo completamente innocuo.

“Ladispoli è una città sul mare compresa tra due fossi, Vaccina e Sanguinara – ha dichiarato il volontario – all’interno di questi canali fluviali vivono diverse specie come le bisce d’acqua. Le alte temperature e la ricerca del cibo le spingono fino al centro urbano. In questa stagione ne abbiamo catturate una decina”.

Quanto successo a Ladispoli, dove in tempi non sospetti sono spuntati i granchi blu, rappresenta un episodio in linea con il comportamento delle bisce d’acqua che si spingono ben oltre il loro habitat naturale quando le temperature si fanno sempre più alte e devono cercare cibo per nutrirsi.

Fortunatamente la presenza in spiaggia della natrice, pur spaventando i bagnanti, non ha causato alcun pericolo. I volontari delle zoofile di Ladispoli, appena avvertiti dal titolare dello stabilimento, sono giunti sul posto e hanno catturato subito il serpente che è stato successivamente liberato nel suo habitat naturale.

Cos’è la natrice dal collare

Andrea Lunerti, etologo e zoofilo naturalista di fama internazionale che a giugno è intervenuto in un’abitazione di Castelnuovo di Porto in provincia di Roma per rimuovere il più grande nido domestico di api mai visto prima, ha parlato così degli esemplari di natrice dal collare:

“Arrivano in città perché ci sono laghi ornamentali e hanno la possibilità di cacciare senza essere minacciati da predatori come mustelidi e rapaci – ha dichiarato a Il Messaggero – è uno dei serpenti maggior procuratori d’allarme perché molto simile alla vipera Francisciredi, nella livrea e nella testa, con la sua forma triangolare. La natrice è molto lunga e finisce in maniera graduale. Suscita il più delle volte terrore e senso di pericolo. Per queste motivazioni, spesso, finisce per essere uccisa”.

Gli altri avvistamenti di serpenti a Roma

Qualche ora prima dell’episodio di Ladispoli, un’altra natrice era stata rinvenuta in un’abitazione di Anguillara: il serpente, in quel caso, è stato subito catturato, posizionato all’interno di un secchio e poi liberato nel bosco. Durante il mese di maggio, invece, a Roma una biscia aveva spaventato una donna facendo capolino nel giardino della sua abitazione situata in via Vallombroso.

Nel corso del 2022, invece, una vipera ha seminato il panico a Roma: il serpente è apparso per le strade del quartiere Tufello, avvistato in diverse zone come i cortili di via Monte Massico e via Monte Crocco. Un’altra vipera venne catturata sempre a Roma, durante il primo lockdown del 2020: si trovava nel quartiere Prati in via delle Milizie.