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Dagli scavi di Pompei spunta una nuova stanza blu: cos'era

Dagli scavi in corso presso il Parco archeologico di Pompei è emersa nell’Insula 10 una nuova stanza con pareti di colore blu finemente affrescate

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Martina Bressan

Martina Bressan

SEO copywriter e Web Content Editor

Appassionata di viaggi, di trail running e di yoga, ama scoprire nuovi posti e nuove culture. Curiosa, determinata e intraprendente adora leggere ma soprattutto scrivere.

Il Parco Archeologico di Pompei ed Ercolano non smette di stupire e gli esperti continuano a rinvenire testimonianze preziose dei tempi antichi. Recentemente gli scavi hanno portato alla luce una bellissima stanza blu finemente affrescata che sarebbe stata dedicata ai rituali.

La nuova stanza blu scoperta a Pompei

Il Parco archeologico di Pompei è un vero e proprio scrigno che custodisce testimonianze di inestimabile valore. Il lavoro minuzioso di archeologi ed esperti sta continuando a portare alla luce anche negli ultimi tempi resti e prove del passato di questa cittadina. In particolare, gli scavi realizzati nell’Insula 10 della Regio IX a Pompei hanno recentemente permesso di scoprire una nuova sala di 8 mq che gli esperti ipotizzano potesse essere stata un sacrario.

La stanza in questione era molto probabilmente parte di una grande domus romana che si trova nella zona sud dell’insula 10. Qui era presente un’area termale che è ancora oggetto di scavi e studi e che potrebbe far ritrovare reperti davvero unici. Proprio di queste nuove scoperte aveva parlato in anteprima anche Alberto Angela nella puntata della sua trasmissione “Meraviglie – Pompei, le nuove scoperte” andata in onda su Rai 1 il 27 maggio. La messa in onda del documentario in questione era stata poi aspramente criticata da Rita dalla Chiesa che ritiene questo un momento delicato per i Campi Flegrei a causa delle numerose scosse sismiche.

Al di là delle polemiche sulla trasmissione la scoperta è stata ritenuta da tutti di grande rilevanza. Riguardo la stanza blu in questione bisogna precisare che è così chiamata per il colore azzurro delle pareti che erano anche state decorate con figure femminili rappresentanti le stagioni e con due allegorie che rappresentano l’attività della pastorizia e dell’agricoltura. Un approfondimento su questa stanza è stato pubblicato sull’e-Journal degli scavi di Pompei dove viene spiegato che questo era un sacrarium, ovvero spazio dedicato ad attività rituali e alla conservazione di oggetti sacri.

Le parole del Ministro Gennaro Sangiuliano sulle recenti scoperte

Il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano si è recato in visita al sito del Parco Archeologico di Pompei ed Ercolano proprio per ammirare le più recenti scoperte realizzate nel sito. Ad accoglierlo durante la visita il direttore del Parco Gabriel Zuchtriegel che lo ha condotto alla scoperta non solo della Regio IX dove si trova la stanza blu ma anche dell’insula dei Casti amanti che è stata recentemente aperta al pubblico e dopo la scoperta di magnifici ambienti e affreschi di grande pregio.

Il Ministro Sangiuliano ha positivamente commentato tutte le scoperte che negli ultimi tempi hanno coinvolto il sito di Pompei ed Ercolano. Le sue parole in questione sono state riportate dal ‘Corriere della Sera’: “Pompei non smette di stupire, è uno scrigno di tesori in parte ancora inesplorato. È per questo motivo che abbiamo finanziato i nuovi scavi e stiamo lavorando per mantenere elevata la qualità del parco archeologico”. Bisogna precisare che durante gli scavi in corso alla Regio X sono state rinvenuti nella sala anche diversi altri reperti molto importanti come materiali da costruzione e arredi. Tra questi spicca un set in bronzo formato da due brocche e due lucerne e una quindicina di anfore.

Nel corso del 2024 sono avvenute numerose scoperte a Pompei che hanno permesso l’apertura di nuovi percorsi all’interno del sito. Ad esempio, nel mese di aprile è emerso un salone per banchetti che ha delle pareti affrescate con numerose scene della guerra di Troia. Poco prima, invece, altri lavori di scavo avevano fatto emergere uno splendido affresco accanto alla Casa di Leda raffigurante il mito di Frisso ed Elle.

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