Questo sito contribuisce all’audience di

Virgilio InItalia

Nuova scoperta a Pompei: dagli scavi spunta un antico cantiere

Nuova sensazionale scoperta a Pompei: durante gli scavi emergono le testimonianze di un grande cantiere dove si ristrutturavano edifici danneggiati

Pubblicato:

Martina Bressan

Martina Bressan

SEO copywriter e Web Content Editor

Appassionata di viaggi, di trail running e di yoga, ama scoprire nuovi posti e nuove culture. Curiosa, determinata e intraprendente adora leggere ma soprattutto scrivere.

Nuova scoperta a Pompei

Dagli scavi in atto al Parco archeologico di Pompei nella Regio IX sono emerse nuove straordinarie scoperte. Le testimonianze rinvenute hanno portato alla luce che all’epoca dell‘eruzione in quell’area era presente un cantiere in piena attività. Secondo gli esperti questo è un ulteriore esempio di come Pompei sia uno scrigno con ancora molto da scoprire.

Nuova importante scoperta a Pompei

I lavori di scavo al Parco archeologico di Pompei proseguono da anni e portano spesso alla luce nuove scoperte. L’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., infatti, ha sommerso con cenere e lapilli questa vivace cittadina romana e ora durante gli scavi si trovano spesso preziose testimonianze antiche conservatesi per quasi duemila anni. Ad inizio marzo ad esempio gli archeologi avevano rinvenuto un bellissimo affresco realizzato con colori vividi e ben conservati. Questo si trova presso la Regio V, all’interno di un’abitazione vicina alla famosa Casa di Leda. Sensazionale, invece, era stata la scoperta fatta durante la trasmissione Mi manda Rai Tre. Durante le riprese del programma, infatti, è emerso l’ingresso di  un antico tempio di cui non si erano mai avute notizie.

In questi giorni, invece, presso Regio IX (insula 10) è stato scoperto quello che all’epoca dei romani era un cantiere messo in piedi per attività di ristrutturazione. Sono state trovate delle iscrizioni in carboncino fatte presumibilmente dai muratori che stavano lavorando all’edificio. Si pensa che i lavori in quella zona fossero necessari per restaurare case in parte danneggiate da una scossa di terremoto avvenuta attorno al 62 d.C..

Sono emersi nella zona grandi ammassi di pietre che venivano utilizzati per la ricostruzione dei muri ma anche ceramiche, anfore e tegole che venivano raccolte per poi essere convertite in cocciopesto. Per analizzare e studiare in maniera approfondita le tecniche edili ai tempi dei romani sono stati chiamati anche degli esperti dal Massachusetts Institute of Technology di Boston, negli Stati Uniti.

Gli esperti hanno formulato delle prime ipotesi sull’uso e la realizzazione della calce. Le loro spiegazioni sono state riportate da ‘La Repubblica’: “L’ipotesi portata avanti dal team è quella dello hot mixing, ovvero la miscelazione a temperature elevate, dove la calce viva (e non la calce spenta) è premiscelata con pozzolana a secco e successivamente idratata e applicata nella costruzione dell’opus caementicium”

Le dichiarazioni sulla nuova scoperta

Stando a quanto emerso sino ad ora questo cantiere per la ricostruzione delle case doveva essere abbastanza esteso. Tanto che negli edifici vicini, anche se per ora solo in parte esplorati, sono state ritrovate diverse prove di questa attività. Questo è un segno per gli esperti che è il caso di continuare a scavare per portare alla luce sempre nuove testimonianze. Il direttore del Parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel, soddisfatto di questo nuovo rinvenimento ha parlato dell’importanza della scoperta. Le sue parole sono state riprese da ‘La Repubblica’: “Un ulteriore esempio di come la piccola città di Pompei ci fa capire tante cose del grande Impero romano, non ultimo l’uso dell’opera cementizia. Senza il cementizio non avremmo né il Colosseo, né il Pantheon, né le Terme di Caracalla. Gli scavi in corso a Pompei offrono la possibilità di osservare quasi in diretta come funzionava un cantiere antico.”

Oltre alle dichiarazioni del direttore del Parco ci sono state anche quelle del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Il Ministro ha ricordato come Pompei sia un vero e proprio scrigno di tesori e come il governo sia impegnato nel finanziare nuovi scavi nell’area. Le sue parole sono state riportate sempre da ‘La Repubblica’: “Pompei è uno scrigno di tesori e non tutto si è svelato nella sua piena bellezza. Tanto materiale deve ancora poter emergere. Nell’ultima Legge di Bilancio abbiamo finanziato nuovi scavi in tutta l’Italia e una parte importante di questo stanziamento è destinata proprio a Pompei”