Castellammare di Stabia, allarme "squalo": la segnalazione
A Castellammare di Stabia, in Campania, è scattato l'allarme "squalo". Bagnanti impauriti alla vista di una pinna bianca in mare: ecco cosa è successo
Attimi di paura a Castellammare di Stabia, dove nella mattinata di giovedì 12 giugno 2025, la vista di una pinna bianca in mare ha interrotto il bagno degli stabiesi. Alcuni presenti hanno urlato “Attenti, c’è uno squalo!” prima di uscire dall’acqua e tornare a riva per mettersi al riparo.
Allarme “squalo” a Castellammare di Stabia: cosa è successo
La vicenda è stata riportata da ‘Il Mattino’, dove si legge che nonostante l’apprensione dei presenti, la pinna che ha fatto capolino sull’acqua della località campana difficilmente apparteneva a uno squalo. Secondo gli esperti, è più plausibile che si trattasse di una mobula o manta mediterranea, specie che nell’ultimo mese si è spiaggiata in diverse occasioni sulle spiagge italiane, l’ultima a Mondragone nel Casertano.
Come detto la pinna bianca (in realtà una parte della manta) ha destato preoccupazione tra i bagnanti di Castellammare di Stabia che hanno lasciato subito l’acqua per rifugiarsi in spiaggia, pensando di avere a che fare con uno squalo. Il pesce, dopo ave nuotato a lungo avvicinandosi molto alla riva, si è poi allontanato senza mostrarsi nella sua interezza.
L’episodio è avvenuto in una zona del litorale tornata balneabile nell’agosto del 2025: questa è la seconda estate di tuffi per la spiaggia libera situata nel cuore della città campana, di fronte alla villa comunale. La manta è una specie molto diffusa nel Mar Mediterraneo e nell’Atlantico orientale, si trova anche al largo delle coste dell’Irlanda fino alle acque meridionali del Portogallo, delle isole Canarie e delle Azzorre comprese. Essendo una specie epipelagica, vive sulle piattaforme continentali, non lontano da coste e isole.
Gli avvistamenti di mante e squali
Per gli esperti, dunque, l’organismo avvistato a Castellammare di Stabia potrebbe trattarsi in realtà di una manta, pesce cartilagineo appartenente alla famiglia Myliobatidae e conosciuto anche con il nome di diavolo di mare. L’ultimo avvistamento in ordine di tempo si è verificato a Mondragone, dove una manta gigante era rimasta impigliata sulla riva ed è stata liberata grazie all’aiuto dei bagnanti.
Sempre in Campania, nell’estate del 2024, una manta è stata avvistata nelle acque dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella, tra la Costiera Sorrentina e quella Amalfitana. La presenza della manta mediterranea rappresenta un segnale positivo per la conservazione delle specie marine, e in molti casi è anche indice dello stato di salute delle acque.
Qualche giorno prima rispetto all’episodio di Punta Campanella, era arrivata la notizia della presenza di ben mante mediterranee nel mare di Ostia: purtroppo in quell’occasione l’incontro con le mante è avvenuto in seguito al triste avvistamento della carcassa di una tartaruga liuto da parte dei ricercatori dell’Aps Sotto il Mare.
Sono diversi anche i casi di avvistamenti di squali in Italia: l’ultimo in ordine di tempo risale ai primi giorni del mese di luglio, dove un esemplare di oltre quattro metri è stato visto nuotare al largo del Polesine. Circa un mese prima, invece, c’è stata una doppia segnalazione arrivata da Metaponto e da Anzio. E in Sicilia, durante il mese di ottobre del 2024, è stata scoperta addirittura una colonia di squali bianchi.
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