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Rita Dalla Chiesa contro Alberto Angela sul documentario a Pompei

Rita Dalla Chiesa ha criticato la messa in onda del documentario di Alberto Angela su Pompei perché ritiene questo sia un momento delicato per i Campi Flegrei

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Martina Bressan

Martina Bressan

SEO copywriter e Web Content Editor

Appassionata di viaggi, di trail running e di yoga, ama scoprire nuovi posti e nuove culture. Curiosa, determinata e intraprendente adora leggere ma soprattutto scrivere.

Rita Dalla Chiesa contro Alberto Angela

Alberto Angela è uno dei presentatori italiani più famosi e più amati della nostra televisione. Seguendo le orme del padre, Alberto Angela si è sempre impegnato in programmi culturali e di divulgazione. Una delle sue ultime produzioni è “Meraviglie”, una serie che racconta le meraviglie del nostro pianeta, tra le quali spiccano numerosi siti UNESCO. Tra le puntate andate in onda c’è stata quella su Pompei che è diventata un caso. Rita Dalla Chiesa, infatti, ha criticato la scelta di trasmettere il documentario in un momento così difficile per la zona dei Campi Flegrei.

Le polemiche sul documentario di Alberto Angela

Classe 1962, Alberto Angela conduce da diversi anni “Meraviglie” una trasmissione che ha come obiettivo far scoprire al pubblico i siti più belli non solo in Italia ma anche all’estero. Tra le ultime puntate andate in onda una si intitolava “Meraviglie d’Africa – La Namibia” mentre l’altra “Pompei, le nuove scoperte”. Proprio quest’ultima, trasmessa dalla Rai lunedì 27 maggio, si trova ora al centro di polemiche.

Durante il documentario Alberto Angela ha raccontato di nuovi ritrovamenti avvenuti nel sito archeologico e camminando tra le strade dell’antica città ha spiegato al pubblico cosa è successo davvero a Pompei nel 79 d.C. con la famosa eruzione del Vesuvio. Con lui non solo il direttore del Parco archeologico Gabriel Zuchtriegel ma anche archeologi, storici e numerosi tra esperti e professionisti.

Dopo la messa in onda, però, ci sono state delle polemiche. A essere criticato in questo caso non è stato il contenuto del documentario ma proprio la scelta di trasmetterlo. La questione è stata sollevata da Rita Dalla Chiesa, presentatrice e politica, che sul social X (l’ex Twitter) si è chiesta se fosse davvero il caso di mettere in onda la trasmissione date le numerose scosse di terremoto che stanno interessando da mesi la zona dei Campi Flegrei.

Il suo post su X recita: “Scusa Alberto Angela, io ti adoro. Ma ti sembra il momento di mandare domani sera il tuo documentario su Pompei, con tutta la meraviglia di documentari che hai girato in questi anni”. Le risposte da parte di altri utenti non si sono fatte attendere. Alcuni si sono mostrati vicini alla posizione di Rita Dalla Chiesa mentre altri l’hanno criticata. Tra i commenti ci sono anche quelli di diversi utenti che fanno notare come non sia il conduttore a scegliere il palinsesto della Rai.

La situazione ai Campi Flegrei

La situazione dei Campi Flegrei è sotto stretta attenzione ormai da settimane a causa dell’intensa attività sismica. La zona sta vivendo uno sciame sismico sempre più intenso in queste ultime settimane di maggio con centinaia di scosse che spesso hanno messo in allarme la popolazione. Spesso gli abitanti si sono riversati in strada più volte per la paura.

Il Direttore dell’Osservatorio vesuviano dell’Ingv, Mauro De Vito ha affermato che la magnitudo delle scosse potrebbe anche aumentare. Senza dubbio, l’area sta attraversando un periodo di attività bradisismica che è impossibile da ignorare, tanto che sulla situazione è stato annunciato dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni un tavolo di lavoro insieme alla Protezione Civile.

Nel frattempo, anche il magnate americano Elon Musk si è detto propenso ad aiutare l’Italia in questa situazione. Musk ha spiegato che potrebbe mettere a disposizione la sua tecnologia Starlink in caso di necessità. I satelliti Starlink, infatti, possono garantire le comunicazioni anche in situazioni catastrofiche o di emergenza come alluvioni, terremoti ed eruzioni. Questa tecnologia potrebbe rivelarsi di grande supporto soprattutto alla macchina organizzativa dei soccorsi.