Sorrento, un museo per lo scheletro della balena gigante
È stato ritrovato a Sorrento un esemplare di balenottera comune che con i suoi 19,70 metri risulta la più grande balena rinvenuta finora in Italia
È stata trovata morta sul fondale di Marina Piccola a Sorrento, la balenottera più grande che si sia mai vista nei nostri mari. L’esemplare è stato rinvenuo a 12 metri di profondità dai sommozzatori della Guardia Costiera che si sono stupiti nel vedere un cetaceo di queste dimensioni.
Ritrovata la balena gigante
Con una lunghezza di 19,70 metri e un peso di 70 tonnellate, la balenottera comune trovata a Sorrento è la più grande fra i 97 esemplari di questo animale che sono stati scoperti finora in Italia. Le sue dimensioni battono il record che fu segnato da una balena di quasi 19,5 metri rinvenuta a Piombino nel 1990
Dopo che un piccolo esemplare di balenottera era stato avvistato in difficoltà lungo la costa sorrentina, il Nucleo Subacquei della Guardia Costiera si era immerso per dare supporto all’animale. Il cucciolo, che molto probabilmente aveva perso l’orientamento, era diventato protagonista di molti video apparsi su TikTok. In realtà, però, l’immersione dei subacquei ha portato alla scoperta del corpo di questa grande balenottera che potrebbe essere la madre del piccolo esamplare, di cui si sono perse le tracce.
La morte della balena potrebbe essere avvenuta per diversi motivi come malattie, perdita dell’orientamento, inquinamento o collisione con una nave. Per ora si può supporre che l’animale sia morto a causa di un virus dato che non sono presenti segni di collisione. Tuttavia sarà una necroscopia, condotta dal team di Sandro Mazzariol dell’Università di Padova e responsabile del centro che si occupa dei cetacei spiaggiati, a dare delle risposte più certe.
Un museo per lo scheletro della balena da record
Dopo essere stato trainato fino al porto di Napoli e finiti gli esami autoptici, lo scheletro della balena diventerà un reperto molto prezioso, soprattutto per Sorrento. La presenza di questa balena nella città campana ha, infatti, un forte valore simbolico.
Secondo una storia che si tramanda da secoli a Sorrento, anni fa una madre del paese era disperata perché una balena aveva inghiottito il figlio. La signora, allora, decise di rivolgersi a Sant’Antonino il patrono della città, affinché facesse tornare in vita il ragazzo. Il Santo, ascoltate le preghiere della madre, salvò il bimbo e lo riportò in vita.
Dato il forte rapporto che l’animale ha con la città si pensa di conservare lo scheletro a Sorrento presso un museo del Parco Marino di Punta Campanella ed esporlo per progetti di educazione e sensibilizzazione ambientale.
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