I ristoranti top secondo la guida dell'Espresso
Ammontano a sette i ristoranti che si sono aggiudicati cinque cappelli nella Guida 2019 dell'Espresso: ecco i nomi
Il ristorante Piazza Duomo ad Alba (Piemonte)
Cresce il numero di locali italiani al top secondo la guida 2019 “ I ristoranti e i vini d’Italia” dell’Espresso. Sono infatti a quota sette, due in più rispetto all’edizione precedente, i ristoranti che hanno ricevuto la votazione massima, quella di cinque cappelli.
Intanto una novità: da questa edizione, che è la 41 esima, la guida dedicata ai vini è un inserto di quella dei ristoranti. Resta anche la sezione dedicata alle migliori pizzerie, perché la buona cucina passa anche attraverso uno dei piatti cult per cui è conosciuta la nostra Penisola.
La legenda da seguire, invece, è sempre la stessa. Un solo cappello significa buona cucina, due cucina di qualità e ricercata, tre ottima, quattro eccellente e cinque il top. Non mancano i “cappelli d’oro”, la categoria che è stata inserita lo scorso anno e in cui vengono citati i nuovi classici della cucina italiana.
Al vertice della ristorazione, secondo la guida de L’Espresso, vengono confermati Casadonna reale di Castel di Sangro (in provincia dell’Aquila in Abruzzo), Le Calandre a Rubano (provincia di Padova in Veneto), L’Osteria Francescana di Modena (Emilia Romagna), Piazza Duomo ad Alba (provincia di Cuneo in Piemonte), Uliassi a Senigallia (provincia di Ancona nelle Marche), nuovi ingressi Lido 84 di Gardone Riviera (provincia di Brescia in Lombardia) e Hotel Rosa Alpina – St Hubertus di Badia (provincia di Bolzano in Trentino Alto Adige).
I “cappelli d’oro” ovvero quei ristoranti che hanno contribuito a cambiare la ristorazione, sono: Caino a Montemarano (provincia di Avellino in Campania), Casa Vissani a Baschi (provincia di Terni in Umbria), Colline Ciociare ad Acuto (provincia di Frosinone in Lazio), Dal Pescatore a Canneto sull’Oglio (provincia di Mantova in Lombardia), Don Alfonso 1980 a Sant’Agata sui Due Golfi (città metropolitana di Napoli in Campania), Enoteca Pinchiorri a Firenze (Toscana), Lorenzo a Forte di Marmi (toscana), Miramonti l’altro a Concesio (provincia di Brescia in Lombardia), Romano a Viareggio (Toscana) e San Domenico a Imola (città metropolitana di Bologna in Emilia Romagna).
Ammontano invece a 23 i ristoranti che si sono potuti fregiare di quattro cappelli, mentre nella scorsa edizione erano 16.
Circa 2mila i locali citati al suo interno, completi di scheda e giudizio.
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