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RestaurAntonio: conclusa la campagna di crowdfunding

Si è conclusa "RestaurAntonio" la campagna di crowdfunding per restaurare l'affresco del santo nella Basilica di Sant'Antonio da Padova

Basilica Sant'antonio da padova restaurantonio

Si chiama “RestaurAntonio” ed è una campagna di crowdfunding che è appena terminata con grande successo. Il suo obiettivo era quello di raccogliere fondi per il restauro dell’immagine del santo nella basilica di Sant’Antonio da Padova. A lanciarla è stata Loveitaly e la Veneranda Arca a maggio dello scorso anno. E la risposta è stata eccezionale, infatti la campagna ha centrato l’obiettivo che si era prefissata prima della chiusura.

Lo scopo, però, era doppio. Oltre a sostenere i lavori per il recupero dell’affresco, voleva infatti accendere i riflettori sulla necessità di tutelare l’intero complesso artistico e architettonico della basilica che si trova nella città del Veneto.

L’affresco quindi nei prossimi mesi tornerà agli antichi fasti e si tratta di una delle più antiche immagini del santo all’interno della struttura, si trova proprio vicino all’ingresso ad accogliere visitatori e pellegrini. “Questa esperienza conferma il crowdfunding come valido strumento di raccolta fondi per sostenere attività e iniziative in campo artistico-culturale, alternativo ai metodi tradizionali – basati sull’intervento pubblico o di un numero ristretto di soggetti privati – e in grado di coinvolgere in maniera più attiva e consapevole la comunità e la cittadinanza”, ha affermato Stefano Pighini, Presidente di LVenture Group e Vicepresidente di LoveItaly. Quest’ultima è un’associazione no profit che vuole tutelare e valorizzare il patrimonio culturale italiano.

E quello della Basilica di Sant’Antonio lo è sicuramente, infatti cela al suo interno capolavori assoluti della storia dell’arte che hanno bisogno di impegno e sforzi per la salvaguardia. Uno di questi passi verso la tutela è stato fatto con il finanziamento dell’affresco che campeggia su uno dei pilastri della controfacciata: il santo è ritratto di grandezza di poco inferiore al naturale, mentre compie un gesto quasi di benedizione verso il fedele.

Grande soddisfazione per il risultato raggiunto è stata espressa anche da La Veneranda Arca di S. Antonio, ovvero l’ente nato nel 1396 che ha il compito di provvedere alla conservazione e al miglioramento degli edifici della basilica di Sant’Antonio da Padova e degli altri stabili. “Dobbiamo essere tutti felici del riscontro avuto dall’iniziativa di raccolta fondi – ha detto il presidente capo Emanuele Tessari – . Che amanti dell’arte, devoti e appassionati, non solo padovani, abbiano voluto dedicare un gesto tangibile al restauro dell’affresco è un segnale importante della sensibilizzazione di tutti verso la salvaguardia del nostro patrimonio”.