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Pesce luna di un quintale avvistato in Salento: record in Italia

Avvistato un pesce luna di oltre un quintale nelle acque di San Cataldo in Salento, un record che evidenzia la straordinaria biodiversità del Mediterraneo

Pubblicato:

Valentina Alfarano

Valentina Alfarano

Editor & Coach Letterario

Lavorare con le storie è la mia missione! Specializzata in storytelling di viaggi, lavoro come editor di narrativa e coach di scrittura creativa.

Un pesce luna di un quintale stabilisce un record in Italia

Nel cuore del Salento, a pochi chilometri da Lecce, il mare ha regalato uno spettacolo straordinario. Un pesce luna di oltre un quintale è stato avvistato nelle acque di San Cataldo, un evento che ha subito suscitato grande interesse tra gli appassionati di fauna marina e i ricercatori.

Pesce luna da record in Salento: l’avvistamento

Avvenuto lo scorso 2 settembre, l’avvistamento del pesce luna rappresenta un episodio raro e affascinante, soprattutto per le dimensioni eccezionali dell’esemplare. Il pesce luna, scientificamente noto come “Mola mola”, è considerato il pesce osseo più grande al mondo, ma raramente si spinge così vicino alle coste italiane, tanto meno se di simili proporzioni.

L’avvistamento è avvenuto grazie ad Antonio Porpora, un geometra di Lecce con una forte passione per il mare. Durante una battuta di pesca a bordo del suo gommone, Porpora si è imbattuto in un esemplare adulto di pesce luna che, a suo dire, pesava sicuramente più di un quintale.

Il Mola mola, riconosciuto per il suo corpo massiccio e la sua forma quasi circolare, si nutre principalmente di plancton, piccoli pesci e meduse. È un animale pelagico, che vive solitamente in mare aperto, lontano dalle coste. Questo rende l’incontro nelle acque salentine un evento tanto raro quanto significativo.

L’eccezionalità dell’avvistamento risiede sia nelle dimensioni del pesce luna, sia nella sua vicinanza alla costa. È la prima volta, infatti, che un esemplare di tali dimensioni viene osservato così vicino al litorale di San Cataldo. Come ha sottolineato al ‘Corriere della Sera’ Giovanni D’Agata, presidente dello ‘Sportello dei Diritti’, questo avvistamento “conferma come il mare del Salento sia un hotspot ricco di biodiversità da tutelare”.

Perché l’avvistamento del pesce luna è importante

Il Salento si conferma, ancora una volta, un luogo di grande interesse per gli studiosi e gli appassionati di natura marina. Già qualche tempo fa nelle acque salentina era stata trovata una maxi ricciola di 48 chili. Il mare di San Cataldo, con la sua ricchezza di specie, non è nuovo a sorprese simili, ma l’avvistamento di questo pesce luna rappresenta un vero e proprio record per il 2024: si tratterebbe, infatti, dell’esemplare più grande tra quelli avvistati quest’anno nei mari italiani.

Il Mola mola, che può raggiungere fino a 3 metri di lunghezza e un peso massimo di 2 tonnellate, è una specie che solitamente predilige le acque temperate e tropicali, e la sua presenza nel Mediterraneo è rara ma documentata. Nonostante la sua forma singolare e il suo aspetto apparentemente goffo, il pesce luna è un nuotatore sorprendentemente agile.

Nuota sincronizzando la pinna dorsale e quella anale, e quando emerge in superficie, spesso si sdraia su un fianco per “prendere il sole”, un comportamento che gli ha valso il nome inglese di ‘sunfish’. Questo comportamento è stato osservato anche da Porpora, che ha raccontato come l’esemplare sembrasse perfettamente a suo agio mentre fluttuava placidamente a pochi metri dalla sua imbarcazione.

Gli avvistamenti di questa specie nelle acque italiane sono un segnale positivo riguardo allo stato di salute dell’ecosistema marino, ma anche un promemoria dell’importanza di proteggere queste aree ricche di vita. La presenza di specie rare come il pesce luna nel Mediterraneo sottolinea l’urgenza di azioni concrete per la salvaguardia di questi habitat preziosi.