L'Italia ha finito le risorse per il 2023: cos'è l'Overshoot Day
Il 15 maggio, l'Italia ha già consumato tutte le risorse naturali disponibili per il 2023 e inizia ad ipotecare il suo futuro: è l'Overshoot day
Il nostro Paese ha già consumato tutte le risorse che la natura le ha messo a disposizione per il 2023, e ha iniziato ad utilizzare quelle destinate al futuro: si tratta dell’Overshoot day, che quest’anno è il 15 maggio. Esattamente come l’anno scorso, quindi l’Italia non ha fatto alcun passo avanti nella gestione delle sue risorse naturali, ma nemmeno peggiorata. Che cosa significa davvero l’Overshoot day, e qual è la situazione nei vari Paesi del mondo?
Overshoot day, la situazione in Italia
Se nel mondo intero ci fosse uno sfruttamento delle risorse naturali pari a quello italiano, ci occorrerebbero ben 2,7 pianeti per sostenere la popolazione globale. A rivelarlo è il Global Footprint Network, che da anni stabilisce la data dell’Overshoot day per ogni Paese mondiale. Nel calcolo, l’organizzazione tiene conto del rapporto fra la domanda dei cittadini e i beni a disposizione in ciascuno Stato. In questo modo si può individuare esattamente il giorno in cui consumiamo le ultime risorse naturali dell’anno e iniziamo ad andare a debito utilizzando quelle che dovremmo conservare per il nostro futuro.
Esattamente come per il 2022, anche stavolta in Italia l’Overshoot day cade il 15 maggio, ben 230 giorni prima della fine dell’anno. Questo significa che la situazione è stabile, ma ciò non è sufficiente: continuando così, porteremo avanti un debito ecologico che presto diventerà insostenibile. L’equilibrio mondiale, sino ad ora tenuto in piedi (seppur in maniera precaria) grazie ai Paesi che non sfruttano completamente le loro risorse annue, è destinato ad infrangersi.
Quando per la prima volta nel nostro Paese è stato eseguito un monitoraggio dell’impatto ecologico di ciascuno di noi, nel lontano 1961, avevamo a disposizione 1 Gha (ettaro globale) a testa, a fronte di un consumo annuo di 2,4 Gha. Quest’ultima cifra ha continuato a crescere, sino a raggiungere il suo livello massimo nel 2006, con ben 5,8 Gha di consumo pro capite annuo. Dal 2010, la nostra impronta di carbonio è pian piano diminuita, ma con essa anche la disponibilità di risorse naturali in Italia. Sino ad arrivare ad oggi: la biocapacità del nostro Paese ha raggiunto lo 0,8 Gha, ma noi continuiamo ad usarne ben 4,3 a persona.
La situazione nel resto del mondo
Se in Italia abbiamo raggiunto l’Overshoot day il 15 maggio, c’è chi ha fatto molto peggio di noi. Il primo Paese ad aver consumato le sue risorse annue è di nuovo il Qatar, che ha iniziato ad andare a debito già il 10 febbraio 2023 (più o meno come lo scorso anno, quando si è accesa la polemica sugli sprechi dovuti all’organizzazione dei Mondiali di Calcio). L’Overshoot day è invece caduto a marzo in diversi Paesi quali Stati Uniti, Belgio, Canada, Australia e Danimarca, tutti particolarmente ricchi di beni naturali.
Ancora, ad anticiparci (ma stavolta solo di qualche giorno) sono stati la Germania e la Francia. Chi sono invece i più virtuosi? Da Cuba all’Ecuador, ci sono diversi Stati che consumano con maggior parsimonia le loro risorse. A far meglio di tutti è la Jamaica, che inizierà ad ipotecare i suoi beni futuri solamente il 20 dicembre 2023. È invece ancora in fase di calcolo l’Overshoot day globale: lo scorso anno era caduto il 28 luglio, per scoprire se la situazione è migliorata o peggiorata dovremmo attendere l’annuncio della nuova data, che avverrà il 5 giugno.
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