In quali zone della Lombardia è possibile incontrare gli orsi
Lombardia, in quali zone è possibile incontrare degli orsi bruni e cosa fare in caso di avvistamento: le linee guida da seguire secondo il WWF
Gli orsi bruni, pur essendo presenti principalmente nelle zone alpine del Trentino Occidentale e del Tarvisiano, e in quella dell’Appennino centrale, sono stati protagonisti di diverse segnalazioni anche in Lombardia, dove sono riapparsi nel 2000.
Orsi in Lombardia: le zone dove si possono incontrare
Un report di “Natura che vale” spiega come dopo tre decenni di assenza, gli orso sono riapparsi in Lombardia a seguito di un progetto di reintroduzione trentino. Dal 2000 a oggi, in maniera occasionale, sono svariati gli orsi segnalati sul territorio lombardo.
Trovare degli orsi in Lombardia, al netto degli sporadici avvistamenti segnalati nel corso degli ultimi vent’anni, resta comunque molto difficile, perché il loro habitat ideale sono le Alpi. Detto ciò non vuol dire che un orso dal Trentino non possa valicare le Alpi ed entrare in Lombardia, Regione considerata come una delle migliori mete per le vacanze invernali in Europa.
Gli avvistamenti di orsi nel territorio lombardo sono avvenuti in modo sporadico e sono sempre stati legati agli spostamenti del Trentino. In prevalenza si parla di esemplari maschi in dispersione che hanno frequentato il settore lombardo dell’Adamello, le Orobie, la Valtellina e l’Alto Garda per poi fare ritorno nel territorio trentino. In alcuni casi, qualche esemplare non è riuscito a fare ritorno sulle alpi, morendo per cause naturali o accidentali.
Orso bruno in Italia: i consigli del WWF
L’orso bruno è il più grande carnivoro d’Europa e del Nord America ed è molto diffuso anche in Russia e nella zona orientale del Vecchio Continente. In Italia gli orsi bruni vivono principalmente in tre distinti nuclei, due di questi sulle Alpi: il primo nel Trentino dove l’orsa JJ4 ha attaccato e ucciso un giovane runner, e il secondo nel Tarvisiano e nelle zone al confine tra il Friuli Venezia Giulia, la Slovenia e l’Austria. Il terzo nucleo è costituito dalla sottospecie endemica chiamata “marsicanus” e diffusa nell’Appennino centrale.
Come si legge sul sito ufficiale del WWF, l’orso alpino ha le stesse caratteristiche degli orsi europei, in quanto la sua presenza è riconducibile a un progetto mirato a reintrodurre animali provenienti dalla popolazione slovena. L’orso bruno marsicano, invece, è caratterizzato da un mantello di colore bruno marrone, è più chiaro sulla testa, sul collo e sul dorso e ha un muso più corto e tozzo rispetto all’orso bruno europeo.
Gli orsi bruni sono animali di indole solitaria e principalmente attivi nelle ore crepuscolari e notturne, periodo in cui dedicano tempo alla ricerca del cibo. In un’intervista rilasciata a Fanpage.it, il presidente del WWF Lombardia Gianni Del Pero ha spiegato che “l’orso aggredisce l’uomo quando si sente in pericolo, soprattutto gli esemplari femmine che devono proteggere i propri cuccioli”.
Nel caso in cui una persona dovesse imbattersi in un orso, è bene restare fermi: correre nella sua direzione o impugnare un bastone non aiuta ma anzi, potrebbe essere deleterio. Al fine di prevenire gli incontri con gli orsi è consentito utilizzare lo bear spray, uno spray urticante e respingente, sia per i forestali che per i normali cittadini. Il WWF raccomanda anche l’utilizzo di dispositivi acustici come i sonagli durante le escursioni.
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