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Gli orsi in Trentino fanno scappare i turisti. I consigli dagli Usa

Rischio boicottaggio da parte dei turisti per gli orsi in Trentino: i consigli dei ranger sui comportamenti da adottare in caso di avvistamento

La presenza di orsi in Trentino genera preoccupazione tra la popolazione e rischia di mettere a repentaglio anche l’intero settore turistico: in seguito alla vicenda dell’orsa JJ4 sono arrivate diverse richieste di informazione da parte di possibili vacanzieri e anche tante disdette.

Orsi in Trentino: il caso boicottaggio

Il rischio del boicottaggio è molto forte e gli albergatori del Trentino hanno iniziato ad allarmarsi per le disdette. Diverse associazioni animaliste hanno sposato la linea del boicottaggio non per la presenza di orsi, ma per la politica che contempla l’uccisione dei plantigradi.

La situazione è molto delicata soprattutto in virtù della storia dell’orsa JJ4 del Monte Peller in Trentino che durante il mese di aprile del 2023 è stata protagonista di un’aggressione mortale nei confronti di Andrea Papi. Da una parte ci sono gli albergatori preoccupati per gli effetti negativi, a livello turistico, della rinnovata paura degli orsi. Dall’altra le associazioni animaliste che hanno a cuore la vita degli orsi.

In mezzo ci sono i turisti che preoccupati per la situazione, sono scoraggiati dalla possibilità di trascorrere le vacanze in Trentino. In Italia, poi, ci sono anche altre zone dove è possibile incontrare gli orsi, come la Lombardia: la questione legata alla presenza di animali pericolosi può mettere a repentaglio un’intera stagione turistica e prolungarsi anche oltre, coinvolgendo varie aree, soprattutto nel Nord del Paese.

Orsi, i consigli dei ranger americani

Sul sito ufficiale del National Park Service, l’ufficio federale degli Stati Uniti d’America che si occupa del coordinamento di 424 parchi nazionali, ci sono diversi consigli dei ranger americani riguardo come comportarsi di fronte agli incontri con gli orsi.

Uno dei primi consigli è quello di camminare in gruppo e mai da soli nei boschi caratterizzati dalla presenza di orsi: è consigliato fare molto rumore, parlare e cantare o battere le mani, così da scoraggiare l’arrivo degli animali. I plantigradi, infatti, quando avvertono la presenza dell’uomo tendono ad allontanarsi.

Risulta molto importante non lasciare cibo in giro perché attira gli orsi; al tempo stesso si consiglia di non portare con sé i cani perché sono animali che possono irritare i plantigradi. I ranger americani spiegano che se si incontra un orso ci sono diverse cose da non fare, la prima è non scappare perché un orso può correre più veloce di un essere umano. La seconda è evitare di arrampicarsi sugli alberi, in quanto gli orsi sanno arrampicarsi molto meglio degli uomini.

Non bisogna nemmeno guardare negli occhi un orso perché questo gesto potrebbe essere interpretato come un segno di sfida. In caso di incontro, invece, è preferibile mantenere la calma, agitare le braccia sopra la testa e allontanarsi senza correre e senza mai perdere di vista l’animale. I ranger americani, pur consigliando di informarsi con i gestori dei parchi sulla presenza degli orsi e sui comportamenti da tenere, non invitano le persone a evitare le zone dove vivono gli orsi, perché la filosofia è quella di non lasciar vincere la paura, ma essere prudenti e adottare le giuste precauzioni.