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Il "trucco" per non pagare il ticket d'ingresso a Venezia

Come evitare di pagare il ticket d'ingresso a Venezia? Il "trucco" raccontato al 'Guardian' da un tifoso inglese che ha assistito a una gara al Penzo

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Silvio Frantellizzi

Silvio Frantellizzi

Giornalista

Giornalista pubblicista. Da oltre dieci anni si occupa di informazione sul web, scrivendo di sport, attualità, cronaca, motori, spettacolo e videogame.

Scorcio di Venezia

A Venezia, dopo anni di attesa, è entrato in vigore il ticket d’ingresso che consente di raggiungere la città lagunare solo tramite il pagamento di un contributo di accesso.

Questa soluzione, iniziata in via sperimentale, ha dato adito a diverse polemiche. Non mancano i “trucchi” per aggirare le restrizioni: uno di questi consiste nel comprare un biglietto per un evento sportivo. Un tifoso inglese ha raccontato la sua storia in un articolo pubblicato sull’edizione online del ‘Guardian’.

Non pagare il ticket d’ingresso a Venezia: il “trucco” del Guardian

Il regolamento del ticket d’ingresso di Venezia prevede delle esenzioni al contributo d’accesso: alcune categorie come i nati e i residenti nel Comune di Venezia e i minori di età inferiore a 14 anni, possono raggiungere il Capoluogo del Veneto senza dover fare alcuna azione. Altre categorie, invece, sono esentate dal pagamento del ticket ma devono richiedere l’esenzione.

Tra gli esenti che devono chiedere l’esenzione ci sono anche: “soggetti che accedono alla Città antica del Comune di Venezia e alle altre isole minori della laguna al fine di partecipare a competizioni sportive riconosciute dal CONI, sue Federazioni, o da Enti di Promozione Sportiva” e “soggetti che accedono alla Città antica del Comune di Venezia e alle altre isole minori della laguna, attraverso linee di TPL appositamente esercite per il trasposto esclusivo all’impianto sportivo, al fine di assistere alla relativa competizione sportiva”.

Lo stadio di calcio del Venezia, il Penzo, si trova sull’isola di Sant’Elena, una delle isole della laguna veneziana: secondo il regolamento, dunque, i tifosi intenzionati a seguire una partita nell’impianto che ospita le gare casalinghe della casa locale, sono chiamati a chiedere l’esenzione del ticket d’ingresso.

L’articolo pubblicato sul ‘Guardian’, però, mostra una “falla” nel sistema: un tifoso racconta di aver acquistato un biglietto per la sfida del campionato di Serie B tra il Venezia e la FeralpiSalò, di aver assistito all’incontro sugli spalti del Penzo per poi prendere un traghetto direzione Venezia, dove ha trovato ristoro in una trattoria a pochi passi da Piazza San Marco, eletta una delle attrazioni culturali più amate d’Italia.

Il tifoso britannico, insomma, ha dichiarato di essere riuscito a raggiungere Venezia senza il bisogno di chiedere l’esenzione prevista da regolamento per chi assiste alle manifestazioni sportive.

Le polemiche sul contributo d’accesso

Il ticket d’ingresso a Venezia ha suscitato polemiche al debutto ufficiale avvenuto durante la giornata del 25 aprile 2024, in occasione della Festa della Liberazione: quel giorno tanti manifestanti hanno deciso di esprimere il proprio disappunto nei confronti della soluzione studiata regolare il flusso di turisti nella città lagunare.

Alcuni manifestanti, riuniti in corteo, hanno provato a entrare in città senza permesso, ma il loro tentativo è stato respinto da parte delle forze dell’ordine. La manifestazione era stata autorizzata in un angolo dietro a piazzale Roma: a organizzare la protesta è stata l’Asc, l’Assemblea sociale per la casa.

Dopo il debutto del 25 aprile, la sperimentazione del ticket d’ingresso segue un calendario specifico in cui il contributo d’accesso sarà obbligatorio in determinati giorni dei mesi di maggio, giugno e luglio.