Dall'Archivio di Stato spunta la figlia sconosciuta di Marco Polo
Nell'ambito di una ricerca presso l'Archivio di Stato, è spuntato un documento che proverebbe l'esistenza di Agnese, la quarta figlia sconosciuta di Maro Polo.
A Venezia, dall’Archivio di Stato, è spuntata la figlia sconosciuta di Marco Polo. Una scoperta straordinaria, avvenuta quasi per caso, nell’ambito del progetto di ricerca archivistica sulla comunità dei frati domenicani di San Giovanni e Paolo del 1300, coordinato da Antonio Montefusco ed Eugenio Burgo del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Ca’ Foscari.
La scoperta di Agnese, la figlia sconosciuta di Marco Polo
Andando a studiare il fondo notarile testamenti conservato nell’archivio di Stato di Venezia, città eletta come il miglior posto dove comprare una seconda casa, il ricercatore Marcello Bolognari ha trovato un’antica pergamena in cui è testimoniata l’esistenza di una quarta figlia di Marco Polo, ancora sconosciuta. Si tratta di Agnese che affida le sue ultime volontà a Marco Polo, affinché le faccia pervenire al prete-notaio Pietro Pagano della Chiesa di San Felice.
La scoperta è stata descritta da Bolognari in “Agnes uxor Nicolai Calbo de confinio Sancti Iohannis Grisostomi“, un dettagliato articolo dpubblicato sulla rivista Studi Medievali III serie, 62 (2021). Il ritrovamento apre prospettive nuove sulla vicenda biografica di Marco Polo.
Fino ai giorni nostri, la figlia più conosciuta dello storico viaggiatore e autore del Milione era Fantina. I documenti raccontano anche un’altra storia, svelando l’esistenza di Agnese che sarebbe nata prima del matrimonio di Marco Polo con Donata Badoer, dal quale nacquero Fantina, Belella e Moreta, le figlie conosciute dell’esploratore.
Non è ancora chiaro se Agnese sia nata fuori dal matrimonio oppure sia il frutto di una precedente unione matrimoniale di Marco Polo. Dal momento in cui lo sposalizio con Donata Badoer risale al 1300 circa, si potrebbe presumere che la nascita di Agnese andrebbe a collocarsi tra il 1295 e il 1299, subito dopo il ritorno a Venezia di Marco Polo. L’esploratore, dunque, avrebbe potuto avere Agnese non appena tornato nella laguna di Venezia e prima della prigionia genovese durata dal 1298 al 1299.
“Questo documento apre sui Polo di San Giovanni Grisostomo diverse domande di non scarsa rilevanza, alle quali, ad oggi, le uniche risposte possibili sembrano essere quella di riprendere in mano i documenti noti fornendone nuove edizioni critiche e, contestualmente, quella di compiere approfondite ricerche d’archivio con il nostro gruppo di ricerca” spiega a “Il Gazzettino” il ricercatore Marcello Bolognari.
Lo stesso Bolognari ha descritto la scoperta, in maniera dettagliata, in un articolo pubblicato sulla rivista Studi Medievali III serie, 62 (2021) intitolata “Agnes uxor Nicolai Calbo de confinio Sancti Iohannis Grisostomi”. La pergamena trovata grazie al lavoro del gruppo coordinato da Antonio Montefusco ed Eugenio Burgo del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Ca’ Foscari, ateneo inserito nella classifica delle migliori università italiane del 2022 secondo il Best Global Universities Rankings di U.S. News, farà parte dei documenti raccolti per il Codice diplomatico su Marco Polo.
Grazie alla collaborazione tra l’Archivio di Stato, l’Università Ca’ Foscari e la Biblioteca Marciana, per la ricorrenza dei 700 anni dalla morte di Marco Polo previsti nel 2024, verrà pubblicato un libro che contiene tutti i materiali finora conosciuti sull’esploratore e, contestualmente, verranno organizzate una mostra e altri eventi celebrativi in onore del grande viaggiatore, scrittore, ambasciatore e mercante italiano, cittadino della Repubblica di Venezia.
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