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Benzina: quanto costa a Livigno, il paese senza iva e accise

I prezzi di benzina e diesel toccano i 2 euro al litro in tutta Italia, ma non a Livigno: quanto costa la benzina nel paese senza iva e accise

Quanto costa la benzina a Livigno

Mentre in alcune località d’Italia i prezzi di benzina e diesel hanno superato nelle prime settimane di Marzo la cifra di 2,50 euro al litro, c’è una piccola città in provincia di Sondrio che sembra non essere toccata dalle conseguenze economiche del conflitto tra Ucraina e Russia.

Così, mentre in tutta Italia il costo medio di diesel e benzina è arrivato a sfiorare i due euro al litro – 1,95 euro al litro per la benzina e 1,82 euro per il diesel – a Livigno si può ancora fare il pieno a prezzi decisamente accettabili.

Livigno, territorio franco d’Italia

Nelle stazioni di servizio di Livigno la benzina costa oggi appena 1,36 euro al litro; per il diesel si pagano in media 1,25 euro al litro. Mentre nel resto d’Italia i prezzi di diesel e benzina sono schizzati a quasi 2 euro al litro, il 30% in più soltanto a tre mesi fa, la nota località sciistica lombarda sembra non sentire gli effetti del caro carburante.

Livigno è infatti riconosciuta come territorio extradoganale, perciò qui non si pagano l’IVA e le accise su alcune merci, tra cui i carburanti. L’esteso comune dell’Alta Valtellina, che ospiterà le Olimpiadi invernali del 2026, viveva in passato lunghi periodi d’isolamento specie in inverno, e tale situazione valse al territorio l’applicazione di particolari esenzioni fiscali.

Le prime furono conquistate nel 1538. Il particolare status della città venne poi confermato con una serie di leggi specifiche tra il 1910 ed il 1973.

Dal 1960 anche la Comunità Economica Europea riconosce lo status di territorio franco di Livigno, tanto che nel corso degli anni il borgo è diventato meta di una particolare forma di turismo esplicitamente votata al fare acquisti a prezzi convenienti.

Nella zona di libero scambio di Livigno i prezzi sono sensibilmente più bassi per i carburanti ma anche per tabacchi, alcolici e merci di pregio. Per questo motivo esistono dei limiti alla quantità di merce che è possibile acquistare, riportati in apposite tabelle doganali. Gli acquisti sono inoltre riservati all’uso personale o familiare dei viaggiatori, e non devono presentare alcun carattere commerciale.

Quanto ai carburanti, per esempio, è consentito l’acquisto della quantità contenuta nel serbatoio del mezzo di trasporto con l’aggiunta di una quantità massima di 10 litri dello stesso carburante, da riporre in una tanica omologata.

Quanto valgono le accise sulla benzina

Secondo le stime di Assoutenti, il caro carburante si tradurrà nel 2022 in una spesa di oltre 500 euro in più per ogni mezzo alimentato a diesel o benzina: 525 euro in più per le auto a benzina e ben 558 euro in più, ogni anno, per le auto diesel.

Ma quanto costa la benzina in Italia oggi? Secondo i dati del MISE, nella settimana tra il 28 Febbraio e il 6 Marzo 2022 il costo medio della benzina è di 1,95 euro al litro, mentre il diesel costa 1,82 euro e il Gpl 0,85 euro al litro.

A Livigno, invece, benzina e diesel restano ben al di sotto della soglia critica dei due euro al litro proprio perché, nel calcolo del prezzo finale dei carburanti, le accise contano più di quanto si potrebbe credere.

Su un litro di benzina che costa 1,95 euro, il prezzo del carburante in sé è di 0,87 euro: il resto, oltre la metà del costo finale, è costituito da Iva (0,35 euro) e accisa (0,72 euro).

Le accise applicate ai carburanti sono 19, ma vennero unite in un unico tributo indivisibile nel 1995, motivo per cui si parla oggi più spesso di accisa, al singolare.

Le 19 accise, ognuna introdotta per far fronte ad emergenze straordinarie che vanno dalla guerra in Etiopia del 1936 all’emergenza terremoto in Abruzzo del 2009, non sono più collegate con gli eventi da cui originarono. Resta che l’accisa rappresenta, da sola, quasi il 40% del costo finale di benzina e diesel – a cui va aggiunta l’Iva. I prezzi di Livigno sono, in sostanza, lo specchio di quanto costerebbe fare il pieno in Italia senza l’Iva e le accise oggi applicate ai carburanti.