La leggenda del Gra Car, liquore di Certosa rimasto senza ricetta
Nato oltre un secolo fa da antiche ricette dei monaci certosini, rappresenta un patrimonio andato perduto
Quella del Gra Car “Liquore Speciale della Certosa di Pavia” è una storia lunga oltre un secolo, diventata parte della tradizione del territorio e di cui, purtroppo, oggi resta solo il ricordo.
L’antica ricetta segreta dell’elisir realizzato con erbe di montagna, dalle rinomate proprietà digestive, è andata infatti perduta con la scomparsa di Alma Maddalena, l’ultima componente della famiglia che ideò il famoso liquore.
Il Gra Car (acronimo di “Gratiarum Chartusia”, Certosa delle Grazie), veniva prodotto dall’Antica Fabbrica di Liquori Gra Car. Lo si poteva trovare in due varianti: “verde”, dal tipico sapore forte e secco, e “giallo”, più dolce e ideale come liquore da dessert, il cui colore è dovuto alla presenza degli stimmi di zafferano. A queste si aggiunge una terza variante, ricavata dai chicchi di caffè messi in infusione con altre erbe.
L’azienda a conduzione familiare è stata l’unica a conoscere ed utilizzare fedelmente le antiche ricette che, stando alla leggenda, vennero trasmesse nel 1892 dai monaci certosini di Grenoble ad Ignazio Giraud, nonno di Alma Maddalena, garibaldino di Genova che ebbe in concessione dal Demanio della Foresteria della Certosa gli antichi locali della farmacia per produrre il “Liquore Speciale”.
Durante il proibizionismo, l’azienda ha iniziato a esportare il Gra Car in tutto il mondo, da New York all’Argentina, conservando la sede unica nell’antica spezieria della Certosa di Pavia, dove veniva inizialmente prodotto.
Ad Ignazio Giraud si affiancò, successivamente, il genero Enrico Maddalena, che diede il nome alla ditta che ha prodotto il liquore fino al 2013. Oltre ad aver portato il Gra Car all’esposizione universale del 1906, a Parigi, Enrico Maddalena fu anche l’artefice della messa in funzione, nel 1913, della tranvia a cavalli, che per 30 anni ha fatto da navetta di collegamento fra la stazione ferroviaria e il Piazzale del Monumento.
Fin da bambina, Alma Maddalena ha seguito suo padre Enrico apprendendo tutti i segreti legati alla produzione del pregiato liquore. Nonostante fosse conosciuto e apprezzato in tutto il mondo, il rinomato elisir di Certosa di Pavia non perse mai la sua connotazione artigianale, restando un’eccellenza di nicchia per intenditori.
Sette anni fa, dopo 121 anni di attività, l’ultima titolare dell’azienda pavese, ormai ultranovantenne, ha deciso di sospendere la produzione. L’antica ricetta dei monaci certosini non è mai stata svelata e oggi il Gra Car rappresenta un patrimonio del paese alle porte di Pavia andato, purtroppo, perduto.
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