Il Lago di Como ha la "febbre": scatta l'allarme
Nuovo allarme sul Lago di Como: la temperatura delle acque del Lario si è alzata e il surriscaldamento mette a rischio le specie presenti al suo interno
Scatta l’allarme sul Lago di Como: il bacino d’acqua lombardo ha la “febbre“, ma il Covid non c’entra. La temperatura dell’acqua del lago è salita e serve monitorarlo per proteggerlo dal surriscaldamento che minaccia le specie presenti al suo interno. E, qualora possibile, “guarirlo”.
Già dallo scorso mese di gennaio un gruppo di sub volontari, coordinati dal sommozzatore esperto Claudio Caldara, sta tenendo sotto osservazione le acque del Lago di Como nell’ambito del progetto Baseline, iniziativa internazionale nata con lo scopo di promuovere attraverso un’attività di controllo la conservazione di circa 70 ambienti acquatici sparsi nel mondo.
La prima stazione di monitoraggio nel Lago di Como è stata collocata a 20 metri di profondità al Moregallo, sulla sponda ovest di Mandello. Un’altra sarà posizionata, alla stessa quota, sul versante est opposto.
Il referente locale del progetto ha spiegato a ‘Il Giorno’: “A intervalli regolari scattiamo foto nello stesso punto, valutiamo la visibilità, rileviamo la temperatura e annotiamo le specie animali e vegetali. Contiamo di coinvolgere ricercatori universitari e tecnici Arpa per essere dotati di strumenti scientifici per i campionamenti”.
Per formulare una diagnosi sulle condizioni delle acque del Lago di Como è ancora presto. Lo stesso referente ha detto a tal proposito: “Abbiamo appena iniziato. Da quello che osservo io che mi immergo qui dal 2005 e ,soprattutto, da quanto mi è stato riferito da chi frequenta il lago al Moregallo da molto più tempo e ha molta più esperienza e conoscenza di me, però, un tempo in inverno la temperatura dell’acqua si aggirava sui 5 gradi, ora è sui 6 e, a volte, 7 gradi. Inoltre, si osserva molta meno fauna”.
La situazione dei laghi italiani
Sono tempi “duri” per i laghi italiani: negli ultimi giorni, infatti, si sono susseguiti diversi allarmi, come per esempio quello riguardante una possibile “onda anomala” sul Lago d’Iseo a causa di una frana.
Non solo: anche l’ecosistema del Lago di Garda è a rischio, a causa degli scarichi nocivi delle piscine e della presenza di tartarughe “aliene” che mettono a repentaglio alghe e piante presenti nel bacino d’acqua.
Anche laghi meno noti, ma altrettanto suggestivi, stanno vivendo giorni “complicati”: una valanga, infatti, ha recentemente devastato il Lago delle Streghe sull’Alpe Devero.
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