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Biennale di Venezia: mani giganti emergono dal Canal Grande

Lorenzo Quinn omaggia la Biennale di Venezia con una gigantesca installazione visibile fino al 26 novembre presso l'hotel ca'Sagredo

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Due mani gigantesche, bianche, già oggetto di migliaia di scatti fotografici, emergono dalle acque del Canal Grande di Venezia e sorreggono l’hotel Ca’ Sagredo nella zona di Rialto. L’installazione monumentale sta facendo scalpore tra le calli della laguna. Si chiama “Support” ed è stata concepita dal genio creativo dell’artista Lorenzo Quinn per sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi, sempre più concreti, del riscaldamento globale.

La grande opera, alta più di nove metri, è solo una delle tante installazioni artistiche che arricchiranno il panorama culturale della città delle gondole in occasione della Biennale di Venezia che quest’anno chiuderà il 26 novembre.

L’installazione delle grandi e candide mani, sostenuta dalla Halcyon Gallery di Londra, vuole trasmettere un messaggio chiaro e incisivo: i palmi e i polpastrelli di queste articolazioni d’artista, di un bianco splendente, danno l’impressione di sostenere e quasi accarezzare l’antico palazzo che ospita l’hotel che presta una parte della propria parete all’opera che ha già suscitato grande interesse tra i visitatori e forte curiosità tra i residenti. Il messaggio è chiaro: le mani degli uomini sono in grado di proteggere, costruire e riparare i danni che altre mani, fin troppo spesso distruttive, provocano nel nostro mondo. Le articolazioni giganti, infatti, sembrano sostenere il palazzo mettendo in luce la fragilità degli edifici antichi che si stagliano sulla laguna e gli equilibri delicati su cui si regge tutta la città di Venezia minacciati dall’aumento delle acque e dal degradamento provocato dal passare del tempo.

Non è una novità per l’artista Lorenzo Quinn – figlio del famoso attore Anthony Quinn passato agli onori della celluloide per capolavori come Zorba il Greco e Lawrance d’Arabia – prestare le proprie doti artistiche per concetti propositivi di solidarietà tra uomini e rispetto dell’ambiente in cui viviamo. Il ricavato di diverse opere realizzate negli anni è stato devoluto in beneficenza per progetti di sensibilizzazione e per favorire progetti volti alla salvaguardia dell’ambiente.

Sono opere inoltre che fanno bene anche all’arte e diffondono al di fuori delle mura del padiglione ufficiale della Biennale situato a Marghera opere che così si offrono allo sguardo delle migliaia di persone che frequentano i canali della Serenissima.