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Avvistati cinque "diavoli di mare" nel mare di Ostia a Roma

Nel mare di Ostia a Roma sono stati avvistati cinque esemplari di mante mediterranee, conosciuti comunemente anche con il nome di "diavoli di mare"

Pubblicato:

Silvio Frantellizzi

Silvio Frantellizzi

Giornalista

Giornalista pubblicista. Da oltre dieci anni si occupa di informazione sul web, scrivendo di sport, attualità, cronaca, motori, spettacolo e videogame.

Diavoli di mare, mante mediterranee

Sono diverse le creature che nuotano nel mare di Roma: a Ostia, insieme a delfini e tartarughe giganti, sono stati avvistate anche delle rare mante, conosciute anche con il nome di “diavoli di mare“.

I “diavoli di mare” nel mare di Ostia

Le mante sono considerate in pericolo e sono a rischio estinzione: l’avvistamento è avvenuto nel corso di una delle tante uscite in barca legate al progetto “Catturati in FOTo” che riguarda il mare al largo di Ostia, come raccontato da Lisa Stanzani, presidente e ricercatrice dell’Aps Sotto al Mare.

“Ad attirare la nostra attenzione, è stata la presenza di non una ma due pinne vicine, ma poi ne abbiamo viste molte altre in quel tratto di mare quindi abbiamo spento i motori e ci siamo messi a osservare” le parole di Lisa Stanzani riportate da ‘RomaToday’. La ricercatrice ha spiegato che davanti ai binocoli e agli obiettivi fotografici sono spuntate “ben cinque mante che facevano fuoriuscire dall’acqua la parte terminale delle loro enormi pinne pettorali”.

Quelli avvistati a Ostia, nel litorale di Roma, erano “individui appartenenti alla specie Mobula mobular, comunemente detti diavoli di mare o mante mediterranee – ha rivelato la Stanzani – un momento magico in quanto questi animali non sembravano minimamente disturbati dalla nostra presenza ed hanno continuato a interagire tra di loro come se non ci fossimo regalandoci momenti davvero unici”.

Il raro incontro delle mante mediterranee è avvenuto in seguito al triste avvistamento della carcassa di una tartaruga liuto da parte dei ricercatori dell’Aps Sotto al Mare che come riferito da Lisa Stanzani, hanno condiviso tutto il materiale raccolto con i ricercatori del progetto LIFE European Sharks che tutela squali e razze di animali marini:

“Come di consueto abbiamo poi colto l’occasione di rendere questo incontro utile a chi si occupa specificatamente di questi animali e abbiamo condiviso tutto il materiale in nostro possesso, relativo a questo incontro, ai ricercatori del progetto LIFE European Sharks un progetto di tutela di squali e razze cofinanziato dalla Commissione Europea attraverso il programma LIFE”.

Cosa sono le mante mediterranee

Le mante mediterranee, conosciute anche con l’appellativo di “diavoli di mare”, sono pesci cartilaginei appartenenti alla famiglia Myliobatidae: il loro nome scientifico è Mobula mobular e si trovano prevalentemente nel Mar Mediterraneo e nell’Atlantico Orientale. Non è raro trovarli al largo delle coste irlandesi o nelle acque del Portogallo, delle isole Canarie e delle Azzorre.

Trattandosi di una specie epipelagica, la manta mediterranea vive sulle piattaforme continentali non lontano dalle coste e dalle isole. Il corpo dei “diavoli di mare” è compresso verticalmente e presenta due grandi pinne pettorali che ricordano delle ali.

Gli occhi delle mante si trovano sul dorso, mentre all’altezza del ventre troviamo la bocca e le fessure branchiali. La manta si nutre principalmente di piccoli pesci e crostacei e viene considerata una specie a rischio, soprattutto per via dell’inquinamento del Mediterraneo e per le catture accidentali di cui è vittima.

Capita troppo spesso, infatti, che i mezzi di pesca usati comunemente come le reti a strascico, le tonnare e le lenze per il pesce spada, catturino accidentalmente anche le mante mediterranee: non a caso i “diavoli di mare” erano stati definiti come specie “Vulnerabile” nella Lista Rossa dell’IUCN nel 2004, per poi essere classificati come “Minacciati di rischio d’estinzione”.