"Rischio immediato" per il Mediterraneo: l'allarme di Mattarella
Il Mar Mediterraneo è "rischio immediato": l'allarme lanciato da Sergio Mattarella e dai Capi di Stato di Grecia, Portogallo, Croazia, Slovenia e Malta
Il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, insieme ai Capi di Stato di Croazia, Grecia, Malta, Portogallo e Slovenia, ha lanciato un appello a sostegno dell’impegno per arrestare gli effetti della crisi climatica sul Mar Mediterraneo.
L’appello, rivolto a tutti i Paesi dell’Unione Europea, è stato pubblicato sul sito ufficiale del Quirinale: si tratta di una presa di posizione forte in un momento storico in cui si chiede alla comunità internazionale di mettere in campo iniziative urgenti ed efficaci per scongiurare il cambiamento climatico, i cui effetti sono evidenti in gran parte delle nazioni mediterranee.
Mar Mediterraneo a rischio: l’appello di Mattarella
La nota pubblicata sul sito del Quirinale, oltre a quella del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, porta le firme di: Zona Milanovic, Presidente della Repubblica di Croazia; Katerina Sakellaropoulou, Presidente della Repubblica Ellenica; George Vella, Presidente della Repubblica di Malta; Marcelo Rebelo de Sousa, Presidente della Repubblica Portoghese; Natasa Pirc Musar, Presidente della Repubblica di Slovenia.
“Come previsto la crisi climatica è arrivata e ha raggiunto dimensioni esplosive, tanto che si parla ormai di stato di emergenza climatica – si legge nell’appello di Mattarella e degli altri Capi di Stato – il Segretario Generale delle Nazioni Unite alla fine di luglio ha definito la crisi attuale uno stato di ebollizione globale. I suoi effetti sono visibili soprattutto nella nostra regione, il Mediterraneo, che è gravemente colpita e a rischio immediato non soltanto di scarsità di acqua ed elettricità, ma anche di inondazioni, diffuse ondate di calore, incendi e desertificazione. I fenomeni naturali estremi stanno distruggendo l’ecosistema e minacciando la nostra vita quotidiana, il nostro stile di vita”.
Mattarella e gli altri Capi di Stato avvertono: “Non c’è più tempo da perdere, non c’è più tempo per scendere a compromessi per ragioni politiche o economiche. È imperativo agire e prendere iniziative urgenti ed efficaci. Tutti i Paesi del Mediterraneo devono coordinarsi e reagire, impegnarsi in uno sforzo collettivo per arrestare e invertire gli effetti della crisi climatica”.
Le richieste verso l’Unione Europea e la comunità internazionale
Rivolgendosi ai Paesi Membri dell’Unione Europea, Mattarella spiega che è “dovere di tutti noi agire in questa direzione e adottare politiche concrete volte a questo sforzo. Sensibilizzare l’opinione pubblica, educare e ispirare in tutti l’etica della responsabilità ambientale. Non solo per il presente, ma anche per il futuro dei nostri figli e delle generazioni che verranno”.
Nella Nota i Capi di Stato di Italia, Croazia, Grecia, Malta, Portogallo e Slovenia, insieme ai membri del Gruppo Arraiolos, si impegnano a sostenere pienamente le iniziative di azione congiunta. Al tempo stesso fanno appello all’Unione Europea, agli altri Paesi del Mediterraneo e a tutta la comunità internazionale “affinché mantengano questo tema in cima alla loro agenda politica”.
La presa di posizione di Mattarella e degli altri illustri Capi di Stato arriva in un anno in cui le acque del Mar Mediterraneo hanno fatto registrare una temperatura record: uno dei tanti segnali del riscaldamento globale che nel prossimo futuro rischia di influire sulla fauna, sulla vegetazione marina e anche sugli esseri umani.
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