Animali fantastici e dove trovarli tra Parma, Piacenza e Reggio Emilia
Visitare l’Emilia come i protagonisti di un meraviglioso e fantastico safari? Tutt’altro che impossibile se dotati di spirito d’osservazione e voglia di scoprire. Scovare gli animali fantastici nascosti nella sfaccettata giungla di arte e storia custodita negli anfratti degli antichi castelli, tra le decorazioni dei pittori e i marmi delle chiese non è difficile, basta affidarsi ai sentieri tracciati da “Destinazione Turistica Emilia“, l’ente di promo-commercializzazione turistica che ha effettuato una sorta di censimento delle creature reali e fantastiche che è possibile ammirare nei castelli, chiese e musei incastonati tra Parma, Piacenza e Reggio Emilia.
Draghi, grifoni alati, cavallucci marini, cani dalle sembianze umane e un ampio bestiario mitologico che comprende sirene, sfingi e fauni. La Storia si mescola al fantasy nei castelli di quello che fu il ducato di Parma e nei mirabolanti territori di Piacenza e Reggio Emilia.
Piacenza
La Sirena bicauadata, allegoria di lussuria e fertilità, spesso accostata all’idea di falsità e doppiezza, fa bella mostra di sé su un capitello di uno dei pilastri della Pieve di San Giorgio di Vigoleno. Presso il Castello di Gropparello, storie tratte dalla mitologia ellenica ricordano il mito di Giove che invaghito della bella Europa, si trasforma in bue pur di rapire la fanciulla, presso il Museo di Storia Naturale di Piacenza c’è una ricca collezione di uccelli, frutto del lavoro di ricerca dell’ornitologo Edoardo Imparati, esperto di avifauna e coleotteri. Ma non basta: gli amanti degli animali fantastici e mitologici troveranno presso la Pinacoteca di Palazzo Farnese le scene che Gaetano Gandolfi ha immortalato nel suo “Ulisse si sottrae all’incantesimo di Circe grazie all’aiuto di Mercurio” in cui è possibile scorgere le drammatiche scene in cui i compagni del re di Itaca si sono tramutati, sotto l’effetto degli incantesimi di Circe, in maiali.
Parma
Anche a Parma è presente una folta schiera di animali immortalati in capolavori d’arte. Presso il Battistero di Parma l’ordine vince sul caos nella rappresentazione dell’eterna lotta tra Bene e Male. Nelle 75 formelle realizzate in marmo da Benedetto Antelami è possibile scorgere aquile, elefanti e folaghe, ma anche creature partorite dall’immaginazione dei mitografi come l’idra a sette teste, il cane marino e il basilisco.
Proseguendo il tour alla ricerca degli animali fantastici che popolano l’Emilia, impossibile non fermarsi presso il castello di Scipione dei Marchesi Pallavicino dove due fauni – le creature che proteggono la natura, i boschi e i campi – sono raffigurate mentre tentano di rubare delle pere da un albero, simbolo di ricchezza dell’antica costruzione.
La Rocca di Sala Baganza, grazie ad Ercole Procaccini e Cesare Baglioni, è diventata un campionario allegorico ricolmo di creature fantastiche. Nel “carro di Nettuno” della Sala dell’Eneide, draghi sputa fuoco e cani antropomorfi assieme ad arpie e delfini cavalcati da figure femminili dominano la scena. Presso la Sala d’Ercole è invece un’idra a dominare la scena ricordando le fatiche compiute da Ercole durante il combattimento della seconda fatica dell’eroe.
Gli animali fantastici allietano gli affreschi delle Sale di Bellerofonte, di Momo, del Lupo e la Galleria di Esopo nella Rocca dei Rossi di San Secondo e si intravedono ne ‘L’Ebbrezza di Bacco’, nella Sala delle Grottesche della Reggia di Colorno, dove è possibile ammirare anche un’elegante consolle in legno dorato con quattro teste d’ariete.
Reggio Emilia
A Reggio Emilia, nel Palazzo dei Musei, sono presenti tantissimi esemplari del regno animale che ricordano le ricerche di Lazzaro Spallanzani. Tra torpedini elettriche, pesci, insetti e vermi spicca la presenza del Cophanus Concatenatus, elaborazione di una specie impossibile ricreata attraverso l’unione di parti animali e artificiali.
Imperdibile, per i cacciatori di animali fantastici, la rassegna che si tiene ogni anno presso il comune di Guastalla che ricorda e rievoca piante e animali perduti. Da non perdere poi un passaggio presso la Casa Museo Antonio Ligabue nella cui fervida fantasia trasposta su tela non sono mai mancati animali resi immortali dal suo pennello, in un tripudio di colori di impareggiabile fattura.
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