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A 11 anni trova un antico reperto in mare a Pozzuoli: la scoperta

Marco, un giovane ragazzo di 11 anni, ha trovato nel fondale del mare di Pozzuoli un importante reperto antico: un frammento romano con un'incisione

Pubblicato:

Martina Bressan

Martina Bressan

SEO copywriter e Web Content Editor

Appassionata di viaggi, di trail running e di yoga, ama scoprire nuovi posti e nuove culture. Curiosa, determinata e intraprendente adora leggere ma soprattutto scrivere.

Trovato reperto in mare a Pozzuoli

L’Area Marina del Golfo di Pozzuoli è un luogo straordinario che unisce bellezze naturali a tesori sommersi e a importanti scoperte archeologiche. Questa zona costiera, infatti, è caratterizzata da fondali ricchi di biodiversità e da un patrimonio sommerso di grande valore storico e archeologico. Per questo è stata accolta con molta felicità la scoperta di un importante reperto fatta da un giovane ragazzo di undici anni mentre faceva snorkeling.

Antico reperto ritrovato in mare a Pozzuoli

Padre italiano e madre svizzera, Marco Fabozzi è un ragazzo di undici anni con la passione per le attività acquatiche. Marco, infatti, non solo è un allievo della scuola di vela Black Dolphin di Pozzuoli ma ama anche osservare i fondali marini. È proprio grazie alla sua curiosità e alla sua ottima vista che si è riusciti a recuperare un reperto antico dal grande valore. Marco stava giocando a osservare il fondale del mare di Pozzuoli quando ha notato un piccolo frammento diverso dagli altri. Incuriosito lo ha raccolto e si è reso conto in poco tempo che poteva essere qualcosa di particolare.

Quello da lui trovato, infatti, è con molta probabilità un pezzo marmoreo con delle incisioni, verosimilmente il frammento di un’epigrafe. Il quotidiano ‘La Repubblica’ riporta le sue parole in merito alla scoperta: “Sembrava un sasso normale, anche se molto grande. Poi l’ho girato e ho compreso fosse un po’ speciale, visto che c’erano incisi lettere e numeri romani.” Ora il frammento è stato consegnato agli archeologi della Soprintendenza di Napoli che dovranno eseguire tutte le analisi e le valutazioni del caso.

L’Area Marina di Pozzuoli e i suoi tesori sommersi

L’Area Marina di Pozzuoli è sempre stata abitata e apprezzata sin dal tempo degli antichi romani per questo il ritrovamento del giovane Marco non si può dire un episodio isolato. Soprattutto in età augustea, infatti, il territorio attorno al golfo di Pozzuoli è diventato molto ambito e qui sono state costruite ville e residenze delle quali ora possiamo osservare diverse tracce. In particolare, le testimonianze più importanti si trovano presso il Parco Archeologico Ambientale del Pausilypon e il Parco Sommerso di Gaiola, una delle aree marine protette più belle. Presso l’area marina di Gaiola, infatti, non solo ci sono molti resti archeologici ma data la pulizia e la limpidezza delle acque negli ultimi tempi sono stati avvistati anche i cavallucci marini.

Inoltre, questa è parte della zona dei Campi Flegrei, un’area fortemente colpita negli ultimi mesi da forti scosse di terremoto causate dall’attività vulcanica che si svolge nel sottosuolo. Questo ha portato al ritrovamento di altri importanti reperti nella zona di Bacoli. Nello specifico, Enrico de Luca, uno studente della facoltà di archeologia dell’Università L’Orientale di Napoli nel corso di alcune ricerche relative ai suoi studi ha fatto un’altra interessante scoperta.

In questo caso sono stati rinvenuti resti di antiche colonne romane con capitelli in ottimo stato di conservazione. In questa zona di Bacoli mesi fa erano già emersi i resti di una villa romana che potrebbe essere appartenuta a Plinio il Vecchio. Ora, in seguito a tutte queste scoperte, la Soprintendenza all’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Napoli sta lavorando per mettere in sicurezza e analizzare meglio tutti i reperti rinvenuti.