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Dove si può nuotare tra i cavallucci marini in Italia

Nel Parco Sommerso di Gaiola già da tempo si parla della presenza di cavallucci marini ma ora questi sono stati avvistati anche nelle acque balneari

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Martina Bressan

Martina Bressan

SEO copywriter e Web Content Editor

Appassionata di viaggi, di trail running e di yoga, ama scoprire nuovi posti e nuove culture. Curiosa, determinata e intraprendente adora leggere ma soprattutto scrivere.

dove si trovano i cavallucci marini in Italia

Il cavalluccio marino è un piccolo pesce dalle caratteristiche davvero uniche e dalla forma inusuale che ricorda quella di un piccolo cavallo. In Italia da qualche tempo il cavalluccio marino nuota tra le acque del Parco di Gaiola, un’area al largo della costa di Posillipo nel Golfo di Napoli.

Dove si trovano i cavallucci marini in Italia

La notizia aveva cominciato a circolare già due anni fa: nel mare del Parco di Gaiola ci sono i cavallucci marini. Il Parco Sommerso di Gaiola, prende il nome dai due isolotti situati a pochi metri dalla costa di Posillipo nel settore nordoccidentale del Golfo di Napoli. Questa è una delle più belle aree marine protette che offre un habitat ideale per molte specie marine, inclusi i cavallucci marini. Questo tratto di mare è caratterizzato da splendidi fondali e una straordinaria biodiversità.

Negli ultimi tempi protagonisti della zona sono i cavallucci marini che nelle acque della Gaiola trovano un ambiente sicuro e ricco di risorse. Questi animali prediligono, infatti, acque non molto profonde e ben ossigenate, dove possono trovare facilmente cibo e condizioni ideali. Per questo sono diffusi lungo la costa jonica calabrese nelle acque di Marina di Gioiosa considerate tra le più pulite e salubri. Nel Parco Sommerso di Gaiola le praterie di posidonia, una pianta marina protetta, offrono il rifugio ideale per questi piccoli pesci. Inoltre, la posidonia fornisce un habitat ricco di microfauna, che rappresenta la principale fonte di cibo per i cavallucci marini.

Come già accennato la presenza del cavalluccio marino nelle acque del Parco era nota da tempo ma la novità è che ora i cavallucci sono stati avvistati anche all’interno dell’area di balneazione. Per questo i responsabili dell’area marina protetta hanno deciso d’interdire ai bagnanti l’accesso a una zona più ampia. Questo serve per salvaguardare i cavallucci. Questi, infatti, nell’area davanti alla scogliera un tempo molto frequentata dai natanti realizzano affascinanti danze e movimenti.

Il cavalluccio marino mediterraneo

Il cavalluccio marino mediterraneo, noto scientificamente come Hippocampus, è un piccolo pesce dalle caratteristiche davvero uniche che è una specie protetta inserita in diverse Convenzioni. Una delle caratteristiche più sorprendenti del cavalluccio marino è il modo in cui si muove dato che, invece, di nuotare orizzontalmente come la maggior parte dei pesci, il cavalluccio marino nuota in posizione verticale. Inoltre, sono animali che prediligono nuotare in coppia, tenendosi insieme per le code e facendo eleganti danze.

I cavallucci marini possiedono molte altre peculiarità davvero affascinanti. Anzitutto, la loro struttura è composta da una serie di anelli ossei che sostituiscono le tradizionali squame dei pesci. Una delle caratteristiche più curiose del cavalluccio marino è la loro modalità riproduttiva. A differenza di altri pesci, sono i maschi a portare avanti la gravidanza. Il maschio possiede una tasca ventrale, detta sacca di incubazione, dove la femmina depone le uova.

Come riporta il ‘Corriere della Sera’ i cavallucci marini sono animali tanto splendidi quanto fragili. Se colpiti da una bracciata di un uomo mentre nuota o da un remo potrebbero morire, inoltre non bisogna toccarli: “Sarebbe nocivo per loro anche raccoglierli tra le mani – dicono i biologi marini al ‘Corriere’ – la cura e la tutela non sono mai troppe per delle creature così piccole e delicate.”