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A Baia è spuntato un teatro sommerso: l'ipotesi su Giulio Cesare

Dai resti dell’antica città di Baia nel golfo di Napoli è emerso un teatro del II-I secolo a.C. che era forse parte della villa Giulio Cesare

A Baia è spuntato un teatro sommerso

Durante una campagna archeologica subacquea a Baia è stato trovato un grande anfiteatro romano sommerso. Secondo le prime ipotesi questo poteva essere parte di una sontuosa villa di una ricca famiglia romana.

A Baia è stato scoperto un teatro sommerso

Baia è da molti conosciuta come “la città sommersa” ed è parte dei tesori sommersi della Campania. In realtà questa località campana si trova all’interno del territorio comunale di Bacoli nel Golfo di Pozzuoli ed era famosa già al tempo degli antichi romani. Per la sua splendida posizione, l’aria salubre e le acque termali, Baia era una cittadina molto ambita dalle ricche famiglie di Roma. Già dall’età Repubblicana, infatti, si conosce che: Pozzuoli era una famosa città commerciale, mentre Baia un’ambita località residenziale.

Dagli anni Venti nei fondali marini di questa zona sono state rinvenute le prime statue, le anfore, le sculture e altri elementi architettonici del periodo romano. Per questo qui è stato istituito il Parco Archeologico di Baia che è parte del Parco Archeologico dei Campi Flegrei. Negli anni il mare ha conservato molti resti del periodo romano, tra cui il ninfeo dell’imperatore Claudio. Ora per ammirare i reperti rinvenuti nella città sommersa è possibile visitare il Castello Aragonese di Baia, che è sede del Museo archeologico dei Campi Flegrei.

Anche le recenti indagini subacquee eseguite dal dipartimento di Studi umanistici dell’università IULM di Milano hanno permesso il ritrovamento di un teatro. All’inizio si pensava che questa fosse una peschiera ma ricerche più approfondite hanno permesso di determinare che si tratta proprio della cavea di un teatro. Sembra che l’edificio sia databile tra la fine del II e l’inizio del I secolo a.C. e ospitasse si rappresentazioni legate al mondo marino. Questo è possibile sostenerlo perché l’edificio è rivestito di cocciopesto un materiale edilizio utilizzato come rivestimento impermeabile che consentiva l’entrata dell’acqua in scena per eseguire le opere a tema marino.

Dalle immagini satellitari rilevate nelle acque della baia è possibile avvistare la forma semicircolare della struttura dove c’erano le gradinate, lo spazio scenico dove si esibivano gli attori e l’area dell’orchestra per i danzatori. Le immagini satellitari sono state poi confermate da un accertamento subacqueo che ha permesso agli archeologi di appurare la struttura dell’edificio sommerso.

L’ipotesi sulla villa di Giulio Cesare

Quest’area della Campania era molto apprezzata nel periodo romano tanto che qui molte ricche famiglie costruirono ville a picco sul mare. Tra i più illustri signori possiamo citare Gaio Mario, Cicerone, Pompeo Magno, Marco Antonio. In più anche molti imperatori (Augusto, Tiberio, Claudio, Caligola, Nerone, Adriano…) soggiornarono nel palazzo imperiale che qui avevano costruito. Tra gli esponenti romani che avevano una residenza a Baia c’era anche Giulio Cesare come testimoniano alcune fonti antiche. Tacito, infatti, scrive che la villa di Cesare si trovava su di un’altura dominante il golfo di Baia. I resti della residenza, però, sono andati o distrutti o in parte inglobati nel Castello Aragonese che ora si trova lì presente.

Per questo alcuni hanno ipotizzato che il teatro rinvenuto fosse parte di una grande e lussuosa residenza che poteva essere appartenuta proprio a Giulio Cesare, dato che accanto al teatro è stato anche rinvenuto anche un piccolo sistema termale. Si pensa che la proprietà fosse stata costruita sulla cima della scogliera ma poi dei terrazzamenti nel tufo permettevano di raggiungere il mare. Al momento non è possibile confermare se la residenza fosse proprio di Giulio Cesare ma quello che è certo dire è che era una delle “ville dell’otium” costruite dai ricchi romani per godere del clima e delle meraviglie della zona.