Le vespe orientalis stanno sterminando le api di Roma: l'allarme
La diffusione della vespa orientalis a Roma e provincia sta causando molti problemi tra i quali c'è anche lo sterminio delle api della capitale
Negli ultimi anni la vespa orientalis, nota anche come calabrone orientale, ha cominciato a diffondersi in modo preoccupante in Italia, e in particolare a Roma e nella sua provincia, dove la sua presenza sta sollevando serie preoccupazioni. Da tempo, infatti, il territorio della capitale sta combattendo contro il problema della diffusione della vespa orientalis. La presenza massiccia di questo insetto, inoltre, sembra essere nociva per le api dato che queste vengono letteralmente sterminate
A Roma la vespa orientalis stermina le api
La vespa orientalis è diventata negli ultimi anni sempre più comune nelle aree centro-meridionali del nostro Paese, approfittando di condizioni climatiche favorevoli che hanno facilitato la sua proliferazione. Il suo impatto sull’ecosistema locale, però, è particolarmente allarmante poiché si nutre di api, insetti fondamentali per l’impollinazione e la salute degli ecosistemi.
Le vespe orientalis, quindi, rappresentano una vera e propria minaccia in particolare per le api romane che sono essenziali per il mantenimento dell’equilibrio. Le api svolgono un ruolo cruciale nell’impollinazione di molte piante e coltivazioni e la loro diminuzione potrebbe portare molti problemi. Si stima ad esempio che solo al Bioparco della Capitale su quattro alveari di api ben tre siano stati distrutti dalle vespe.
Il problema, inoltre, sembra destinato ad aumentare, soprattutto a causa delle temperature miti che caratterizzano queste settimane autunnali. L’autunno particolarmente caldo e l’assenza di piogge, infatti, ha creato un habitat ideale per la riproduzione di queste vespe, rendendo questo periodo dell’anno critico per il controllo della loro popolazione.
Cosa fare quando si trova un nido di vespe orientalis
La diffusione della vespa orientalis a Roma è stata confermata negli ultimi anni anche grazie alle segnalazioni di nidi che si moltiplicano in tutta la città. Recenti ritrovamenti hanno evidenziato la presenza di nidi di dimensioni considerevoli, alcuni dei quali contenevano anche 800 – 900 esemplari. L’anno scorso in autunno, ad esempio, in un appartamento a Roma (zona San Giovanni) è stato trovato un nido da 900 insetti, il più grande della stagione 2023. Un episodio simile era avvenuto anche a Monteverde dove era stata smantellata un’immensa colonia di vespe orientalis intente nel costruire un enorme nido.
‘Rai news’ ha intervistato sull’argomento Rita Di Domenicantonio, responsabile specie animali problematici del dipartimento Ambiente di Roma Capitale: “Per prima cosa va spiegata la differenza tra la vespa comune e la vespa orientalis: quest’ultima è più grande della prima e ha una colorazione rossiccia con bande di colore giallo.” Rita Di Domenicantonio ha poi parlato della diffusione della vespa orientalis nel territorio della capitale e ha spiegato cosa fare nel caso si trovi un nido. Sempre ‘Rai News’ ha ripreso le sue parole in merito: “Le segnalazioni dei cittadini devono essere inviate all’ufficio relazioni con il pubblico del Comune di Roma. Se si tratta di privati deve essere l’amministratore a chiamare le ditte specializzate, evitando il fai da te. Se il nido si trova su suolo pubblico allora il Comune può intervenire. Per le segnalazioni nelle scuole c’è una delibera che affida la competenza dell’intervento ai Municipi. Solo in caso di imminente pericolo si può chiamare il numero dei Vigili del fuoco.”
Infine, si segnala che intervenire in maniera tempestiva è fondamentale. La maggior parte delle attività vengono fatte durante l’inverno quando si possono rimuovere i nidi prima che le colonie si sviluppino ulteriormente nella stagione successiva.
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