Valeria Cagnina, eccellenza della robotica a soli 18 anni
La sua passione per i robot è nata all'età di 11 anni. Oggi, la giovane piemontese è tra le 50 donne italiane più influenti nel mondo della tecnologia
“Niente è impossibile!”. Parola di Valeria Cagnina, la giovane di Alessandria finita lo scorso anno nella lista delle 50 donne italiane più influenti nel mondo della tecnologia e dell’innovazione, prima ancora di raggiungere la maggiore età.
Classe 2001, si è appassionata alla robotica dall’età di 11 anni, quando, durante un evento al CoderDojo di Milano, un movimento globale di club di programmazione per giovani, rimase affascinata da una pianta digitale che riusciva a interagire con l’ambiente circostante mediante dei sensori. Una volta a casa, Valeria ha chiesto ai suoi genitori di regalarle un kit per imparare ad usare la piattaforma di Arduino ed è stato così che, seguendo un tutorial su YouTube, è riuscita a costruire il suo primo robot autonomo in grado di muoversi evitando gli ostacoli.
Scriverà in seguito la tesina di terza media utilizzando Facebook e intervistando Luca Parmitano mentre era nello Spazio, dimostrando come la Rete possa essere utilizzata anche dai bambini in maniera intelligente.
Grazie a queste imprese, a soli 13 anni Valeria Cagnina si è guadagnata la nomina di Digital Champion per il Comune di Alessandria, per poi ritrovarsi, l’anno successivo, speaker al TedxMilano Women, al CNR di Pisa, al Senato della Repubblica e all’opening conference della Maker Faire Rome 2015, nell’Aula Magna della Sapienza, con il suo discorso “Il mondo che vorrei”, dove ha analizzato la rete dal punto di vista dei legami.
Dopo aver trascorso l’estate al MIT di Boston al Dipartimento di Robotica, la giovane piemontese ha fondato una scuola tutta sua ad Alessandria, a 16 anni, che oggi gestisce insieme al suo socio Francesco Baldassarre con il quale ha messo su un team di 10 insegnanti.
Qui si tengono corsi e lezioni tech di robotica e coding per tutte le età a partire dai 3 anni e, tra le tante attività proposte, ci sono laboratori e workshop, percorsi strutturati ed eventi a spot nelle scuole pubbliche e private, ma si organizzano anche team building aziendali.
La vita di un genio della robotica può avere, però, anche qualche piccolo intoppo. I professori dell’istituto tecnico Volta di Alessandria avevano minacciato, infatti, di non ammettere Valeria Cagnina all’esame di maturità a causa delle sue continue assenze. Così, la 18enne ha deciso di studiare da privatista all’Istituto Sella di Biella, dove si è diplomata con la votazione di 90/100.
Oggi, Valeria Cagnina è iscritta al Politecnico di Milano alla Facoltà di Ingegneria Informatica, rigorosamente online, ma non si definisce affatto una nerd: la giovane piemontese ha confessato, infatti, di essere appassionata anche di viaggi, ginnastica ritmica, origami, lavori creativi e giardinaggio.
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