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Torri, fari e ville d’epoca: i 18 edifici messi a bando in Italia

L'Agenzia del Demanio ha messo a bando 18 edifici, proposti in concessione a privati ed enti del terzo settore per trasformarli in siti turistici

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Giulia Sbaffi

Giulia Sbaffi

Web content writer

Web content writer appassionata di belle storie e di viaggi, scrive da quando ne ha memoria. Curiosa per natura, le piace tenersi informata su ciò che accade intorno a lei.

Il faro di Levanzo

L’idea è quella di valorizzare alcuni edifici storici italiani, trasformandoli in strutture ricettive che permettano ai turisti di godere di queste bellezze – e alle località che li ospitano di averne benefici economici. È per questo che l’Agenzia del Demanio ha deciso di mettere a bando 18 beni tra torri, fari e ville d’epoca – edifici che andranno in concessione a privati o a enti del terzo settore con l’obiettivo di dar loro una seconda vita nell’ambito del turismo sostenibile. Ecco quali sono questi splendidi monumenti.

Il bando per la concessione dei 18 edifici storici

C’è tempo fino alle ore 12:00 del 3 dicembre 2024 per presentare la propria offerta, con la speranza di spuntarla e ottenere così la concessione di uno degli splendidi edifici storici messi a bando dall’Agenzia del Demanio. Questa non è una vera e propria novità, bensì un piccolo passo in avanti nell’ambito dell’iniziativa “Progetti a Rete”, che prevede – tra le altre cose – due bandi pubblici annuali di concessione di immobili di proprietà dello Stato, i quali vengono emanati a luglio e a novembre.

In cosa consiste questo bando? Ci si può candidare per ottenere la concessione di uno dei 18 edifici attualmente proposti dall’Agenzia del Demanio, con l’obiettivo di trasformarli in strutture ricettive volte allo sviluppo di un turismo sostenibile. Invece di costruire nuovi alberghi e ristoranti, spesso decisamente fuori contesto rispetto al luogo in cui si trovano, c’è così la possibilità di sfruttare edifici già esistenti, valorizzando al meglio le risorse disponibili. E ora scopriamo quali sono i beni in questione.

Quali sono gli edifici a bando

L’Agenzia del Demanio ha scelto 18 edifici storici sparsi in tutta Italia, che andranno in concessione a privati o ad enti del terzo settore per la loro “seconda chance” nell’ambito del turismo. Si trovano da nord a sud della nostra penisola, così distribuiti: 4 in Calabria, 4 in Lombardia, 4 in Sicilia, 2 in Veneto, 1 nel Lazio, 1 in Liguria, 1 in Piemonte e 1 in Friuli Venezia Giulia. Tra i tanti, spicca l’ex caserma marina Guardia di Finanza ad Avola (prov. di Siracusa), risalente alla seconda metà dell’800.

Sempre in Sicilia, a bando troviamo anche il faro di Capo Grosso, situato sull’isola di Levanzo: costruito sul lato opposto rispetto all’unico piccolo centro abitato, risale al 1858 ed è ora disponibile in concessione per un massimo di 50 anni. Non meno affascinante è la meravigliosa torre trecentesca che gode di un panorama mozzafiato sul promontorio di Isola Capo Rizzuto (in Calabria): si chiama Torre Vecchia e venne fatta costruire da Carlo III come punto di avvistamento lungo la costa ionica.

In Friuli Venezia Giulia, invece, la concessione riguarda l’incantevole Villa Tonon: splendido esempio di stile liberty, venne confiscata e ora proposta per visite guidate, esposizioni o realizzazione di un’area dedicata al wellness. A Genova c’è l’ex deposito di Fulmicotone, che di recente è stato battuto all’asta senza trovare un nuovo proprietario. Mentre in Veneto si può ammirare Villa Pasqualigo, Pasinetti, Rodella: è una grandissima tenuta immersa tra i Colli Euganei, ormai conosciuta anche come Villa Galan, dal nome dell’ex governatore della regione a cui venne confiscata nel 2014.