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Torino come New York: l’annuncio della consulente Amanda Burden

Amanda Burden è stata consulente a New York negli anni duemila e adesso è stata assunta dal Comune di Torino per stendere un nuovo piano urbanistico

Il sindaco di Torino ha ingaggiato una super consulente, Amanda Burden, per rivedere il piano regolatore della città e darle un nuovo volto. Tra i temi più importanti da affrontare c’è il rapporto tra il centro e le periferie.

Perché Torino può diventare come New York

Fra qualche anno Torino potrebbe avere un nuovo aspetto grazie alle idee portate in città da Amanda Burden e dal suo team di esperti. Amanda Burden, infatti, è stata Planning Commissioner e direttrice del Department of City Planning della città di New York dal 2002 al 2013 quando come sindaco c’era Michael Bloomberg. All’epoca la Burden ha gestito una delle più grandi operazioni di pianificazione e riqualificazione della città americana.

La Burden, infatti, ha rivoluzionato il volto della Grande Mela dato che è lei ad avere deciso di recuperare l’area del waterfront, prima chiusa ai cittadini, ma soprattutto è sua l’idea di High Line. High Line era una linea ferroviaria newyorkese dismessa che è stata qualche anno fa riconvertita in un parco lineare, con gallerie e spazi per eventi.

Il sindaco del capoluogo piemontese, Stefano Lo Russo, ha deciso di avvalersi proprio dell’esperienza e della consulenza della Burden per risolvere alcuni problemi di pianificazione urbana della città. Per Torino, una della città principali d’Italia, che è stata anche elogiata dal Guardian, la Burden ha rivelato di avere già diverse idee.

Come New York, infatti, anche il capoluogo piemontese ha necessità di colmare la distanza tra il centro della città e le periferie. La Burden ha partecipato alla prima assemblea pubblica in cui si è discusso del nuovo piano urbanistico e ha raccontato della sua esperienza newyorkese e dei risultati ottenuti. Le sue parole sono state riprese dal Corriere: “Torino e New York non sono poi così dissimili Quando il sindaco Bloomberg mi chiamò, dopo l’11 settembre del 2001, per lavorare alla pianificazione urbana della città, avevamo un grande problema: mutare una percezione diffusa, che identificava New York con la sola Manhattan e non con gli altri quattro distretti cittadini”.

Le idee della consulente Amanda Burden per trasformare Torino

Amanda Burden, quindi, farà da consulente gratuitamente per i prossimi tre anni all’amministrazione comunale torinese per stendere il progetto del nuovo piano regolatore. L’esperta ha già speso diversi mesi ad esplorare la città e ha affermato che questo è solo l’inizio. Il suo obiettivo è quello di trasformare Torino anche ascoltando cosa vogliono i torinesi. Le sue parole sono state sempre riportate dal Corriere: “In questi mesi ho già percorso 30 chilometri a piedi in giro per i quartieri. E non è che l’inizio del lavoro che farò nei prossimi tre anni per comprendere meglio che cosa vogliono i torinesi”.

La Burden, infatti, ha paragonato i borough newyorkesi con le periferie italiane e spiega come nella Grande Mela abbia lavorato riqualificando intere aree, realizzando nuovi parchi e nuovi snodi urbani. Lo stesso si potrebbe fare a Torino. Ad esempio, la nuova High Line di Torino nascerà lungo il tracciato della Metro 2 dove verrà realizzato un parco lineare di oltre 2,5 chilometri.

Un’altra caratteristica di Torino che si può sfruttare, secondo la Burden, è la presenza dell’acqua. Torino, nota anche come “la città dei quattro fiumi“, è attraversata dal Po (da sud verso nord), dallo Stura di Lanzo, dal Sangone e dal Dora Riparia che taglia la città da ovest a est. Secondo la Burden questi corsi d’acqua possono essere un’ottima possibilità e devono diventare “parte integrante della vita dei torinesi”.