Il Guardian celebra l'"imperdibile" Torino: i luoghi da vedere
La città di Torino è stata celebrata dal Guardian che ha elogiato il patrimonio storico e architettonico e l'ha definita una città "imperdibile"
Il Guardian, noto quotidiano britannico, ha raccontato Torino come una città dalla lunga storia e una meta “imperdibile” e ricca di siti di grande interesse.
Il sito internet del celebre quotidiano inglese ha condiviso un articolo che esalta le bellezze del capoluogo piemontese.
L’omaggio del Guardian a Torino
Il Guardian definisce Torino come un “must see” tra le destinazioni italiane per il suo magnifico patrimonio storico e culturale. Vengono citate le rovine romane, l’art nouveau e il florido settore industriale: tutti fattori che aggiungono una nuova reputazione alla sottovalutata città di Torino.
Bisogna ricordare che The Guardian non è nuovo ad elogi nei confronti del territorio italiano dato che negli scorsi mesi sono usciti diversi articoli che celebravano località italiane. In primis bisogna ricordare proprio un pezzo sul Piemonte che aveva conquistato il Guardian con cibo, vino e arte, poi il Firenze e ultimamente anche il Gargano era finito tra gli elogi del sito inglese.
Tornando a Torino, il quotidiano inglese scrive che il capoluogo piemontese è stato nei secoli caratterizzato da fenomeni di immigrazione. Nel il secondo dopoguerra Torino è diventata il simbolo della crescita economica italiana, tanto che la città ha attirato molte persone dal Sud Italia che si spostavano qui per rispondere alle richieste di manodopera negli stabilimenti industriali della zona. Se nel secolo scorso sono stati molti dal sud d’Italia a spostarsi in città ora, invece, i flussi migratori provengono per lo più dall’Africa e dall’Asia. Quindi da sempre Torino è conosciuta come una città aperta, vivace e multiculturale.
Torino è, inoltre, una città dalla storia centenaria che negli anni ha svolto il ruolo di capitale del Regno d’Italia quando a governare c’era la Famiglia Savoia.
Verso la fine dell’Ottocento la città è diventata un importante polo industriale e con Milano e Genova ha formato il cosiddetto “triangolo industriale”. In ricordo dei tempi d’oro ci sono ancora le Officine Grandi Riparazioni (OGR) un complesso che un tempo ospitava migliaia di meccanici mentre ora è stato convertito in uno spazio culturale che comprende un hub start-up, sale espositive, un’area concerti ma anche bar e ristoranti.
Cosa vedere a Torino secondo il Guardian
Secondo il Guardian Torino è una città ricca di siti di interesse che vale davvero la pena scoprire. Tra i luoghi più autentici c’è Porta Palazzo, il più grande mercato aperto d’Europa che sorge in Piazza della Repubblica, la piazza più grande della città. Il mercato è aperto sei giorni alla settimana e le sue centinaia di bancarelle attirano migliaia di visitatori ma anche molta gente del posto. Camminando per il centro, invece, è possibile ammirare numerosi edifici
del XVII secolo, tra cui alcune delle Residenze della Casa Reale di Savoia che comprendono 22 palazzi e abitazioni che sono stati anche inseriti nella lista di beni Patrimonio dell’Unesco.
Per ripercorrere la storia della città bisogna assolutamente passare per Piazza San Carlo al cui centro si trova la statua equestre di Emanuele Filiberto di Savoia realizzata nel 1838. Altra tappa imperdibile è sicuramente il Museo Egizio, considerato il più antico museo di egittologia del mondo, e secondo solo per importanza solo a quello del Cairo.
Tuttavia, secondo il Guardian l’edificio più iconico è la Mole Antonelliana che ora è sede del Museo Nazionale del Cinema. Originariamente l’edificio era stato commissionato per essere una sinagoga per la grande comunità ebraica presente in città ma poi il progetto è stato abbandonato per i crescenti costi. Ultimata nel 1889, 26 anni dopo l’inizio della costruzione, il suo nome deriva dall‘imponente altezza di 167,5 metri, mentre l’aggettivo “Antonelliana” deriva dall’architetto che Alessandro Antonelli che la progettò.
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